Francesco Saverio Merlino - Socialismo o monopolismo?

248 OBIEZIONI IN VOGA CONTRO IL SOCIALIS:.\-1O Infine per ciò che concerne il lavoro intellettuale,. che si pretende degradato ed avvilito dal socialismo, noi non crediamo che esso abbisogni per essere invo• gliato d'una rimunerazione materiale. Pr~ndiamo anche la migliore applicazione della teorica della rimunerazione materiale al lavoro intellettuale; l'uomo d'ingegno, il medico di fama diventati ricchi ed immersi negli agi. Ebbene, noi non possiamo, volgendo lo sguardo all'ultimo operaio manuale, che con le sue privazioni sostiene il lusso di quel ricco, non deplorare un sistema di ripartizione della ricchezza, che per quanto apparentemente giusto in questo caso, guasta del mondo la più bella parte - l'uguaglianza di condizione,. di biso• gni, di vita, il rispetto al lavoro, a' bisogni altrui. Qua::;i quasi ci potremmo dimandare se val proprio la pena di avere certi uomini d'ingegno, se la società deve pagarli a cosi caro prezzo, e se pagati una volta, abbia• no eglino poi il dritto a quell'ossequio che forma una ricompensa b~n più desiderabile ed adequata del lusso e degli agi, che le ricchezze concedono. La dimanda é ardita in verità ed irriverente, e ci pentiamo d'averla fatta pensan~o alla sorte che tocca al Genio ed alla Virtù. Quando non si giunga al capestro, la miseria- retaggio de'troppo grandi come dei troppo piccoli,- non manca loro. Or bene, -perchè il genio non rimunerato, anzi calpestato, si riproduce? Non sarebbe questo indizio sicu1·0 che i genii disdegnano la rimunerazione materiale, portando con sè una I"imunerazione più nobile, più conveniente alla loro grandezza e conforme alla loro indole? Soltanto ne' momenti peggiori dell'U:. teressi privati e personali, richiederebbero allora un altro campo per svilupparsi e lo troverebbero nel conseguimento del bene ge• r.erale della comunità. Oltre a ciò, ogni membro dell'associazione si $ottometterebbe ad uno de· più generosi e potenti motivi personali, l' influ•enza ddla ·pubblica opinione ..• Una gara che deve servire al bene generale non è la specie di concorrenza che i so. cialisti respingono. » BibliotecaGino Bianco

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