Francesco Saverio Merlino - Socialismo o monopolismo?

OBIEZIONI IN VOGA CONTRO IL SOCIALISMO 245 produttiva: i prodotti aumenterebbero prèndendo gli oggetti di necessità il posto di quelli di lusso, che ora han preso la mano alla produzione; e tutta l'economia ritornerebbe sulle tranquille sfere, dove l'uomo e il lavoratore, il produttore ed il consumatore non si distinguono per classi, ina sono le stesse persone che dànno e ricevono, producono e mangiano. Ingiustamente dunque gli avversarii accusano il Socialismo di togliere lo stimolo al lavoro, perchè l'uomo non lavora che sotto la dettatura del bisogno. Ma che forse col Socialismo l'uomo cesserehbe di aver bisogni1 Forse egli potrebbe oziando soddisfare le sue necessità? Non sentirebbe egli anzi maggiori bisogni, che non oggi; appunto perc}lè elevata s~rebbe la sua posizione morale? Un operaio associato ha forse meno bisogni d'un operaio isolato? C). Ebbene , supponiamo pure il (•) Nelle citate società comunistiche il lavoro è spontaneamente eseguito. A Oneida « ciascuno attende al suo lavoro regolarmente senz' esser chiamato: quelli che hanno còmpiti sgradP-voli sono più spesso surrogati. A Harmony i calzolai, i sa_rti ecc. tengono gli occhi addosso alla gente percbè vadano ben vestiti. « Come vi regolate con gl' infingardi~ domandò il Nordhoff in parecchi luoghi: ma non ve ne sono: chè gli uomini non sono naturalmente pigri. Anche lo« :Shaker d'inverno» quello che assalito dal freddo e dalla fame si rifugia in una comunità dicendo di volerne divenir membro , anche questi diventa sistematico e compie la sua parte di lavoro senza cavillare >> (p. 405). Il M ill poi dice: « Quelli che arguiscono da questa obiezione ( che ogni individuo sarebbe incessantemente intento a sottrarsi alla sua giusta parte di lavoro) 1' in~ttuabilità del Socialismo, dimenticano su quale vasta scala questa stessa difficoltà esiste sotto l'impero del sistema che governa oggi i Dove decimi di affari della società. Questa obiezione suppone che non si esegue un lavoro onorevole e produttivo se non da coloro che raccolgono individualmente il frutto de' loro sforzi personali. Ma quale piccola parte di tutto il lavoro compiuto in Inghilterra, da quello più caramente a quello più scarsamente retribuito, è fatta da individui che lavorano a propri.o profitto ! Dal mietitore o dal contadino irlandese fino al Cancelliere od al ministro di Stato, quasi tutto il lavoro della so17 BibliotecaGino Bianco

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