Francesco Saverio Merlino - Socialismo o monopolismo?

224 OBIEZIONI IN VOGA CONTRO IL SOCI~LISMO :socialismo, senza darsi carico degli altri. E la vecchia tattica dell'uccisore de'Curiazii. La çondizione economica domina le relazioni politi- -che; dove non c'è indipendenza economfoa e solidarietà d'interessi, ivi non può esservi libertà vera e sostanziale, e tanto meno federazione, che vuol 4ire armonia fra eguali. Dove gli uomini sono economicamente di visi per classi, ivi lo Stato é l'emanazione della classe dominante. La classe fa lo Stato , e lo Stato man tiene e protegge la classe , che lo ha fatto. La r_icchezzà e il potere si riducono nelle stesse mani. La lott~ per il potere giunge al parossismo in una società di questo genere ; nè v'è esempio nella storia (nota il Buckle) -d'una classe qualunque che possedesse il potere senza abusarne. Le leggi che i nostri avversarii vorrebbero· fatte ·dalla maggioranza debole contro la minoranza forte (oh ! SO• ciologia!), son fatte proprio all'inversa, dalla min_orania forte contro la maggioranza debole ; mentre quando non fossero nè forti nè deboli, ma tutti economicamente uguali, non si farebbero leggi, ma patti. Le funzioni sono invertite nella società presente a segno, che il sovrano è servo, il servo è sovrano. Nessuno di ·noi in casa sua tollera che il suo servitore gli detti la legge; e pure in politica avvi~ne proprio così, lo Stato, il servo di tutti, è in vece i I nostro comune padrone, e i nostri amministratori sono arbitri e dispositori della nostra vita e delle nostre sostanze. Questo enigma ha la sua spiegazione nella differenza di condizione economica tra il servo di casa nostra e i servitori pubblici, che sono i funzionarii dello Stato. ll primo è un povero salariato, che vive degli avanzi de~la n?stra mensa, e si copre ~e·nostri cenci vecchi ; gh a_llr1 sono in _unoStato i meglio provveduti e si fanno nella partizione de' prodotti del lavoro collettivo, con le proprie mani, quella discreta parte che tutti sanno: L' opposizio~e degl' interessi è flagrante fra amminiBiblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==