PROFILI D'UN POSSIBILE ORGAN. SOCIALISTICO 203 po alcuni tra loro di eseguire i necessarii lavori per tutti. Viceversa, potranno gli operai non solo voler abita:!:'e separata1nente e separatamente soddisfare i loro bisolgni; ma, anche lavorando insieme, distribuirsi i prodotti non in ragione de' loro bisogni , sibbene del loro lav0ro, come propongono i collettivisti, fissando un' unità di misura delle cose, che verrebbe ad essere l'ora di lavoro, e certificando il quantitativo di lavoro. compiuto con boni di scambio, importanti il dritto di prelevare una data quota di prodotti, ma ristretti all'uso pers.onale, ossia non trasmissibili , e valevoli per un tempo limitato, ossia non accumulabili. In tutl' i casi però gli operai dell'avvenire non po-- tranno, anche volendo, p:a.·ovvedere ciascuno per sè ai proprii bisogni che in minima parte. Oltre alla provvista della materia prima , allo scambio dei pr-odotti, all' assicurazione mutua dagli eventi fortuiti che colpiscono la produzione , vi sono cento allri interessi e bisogni che noJ. si possono soddisfare se non che in comune e mettendo in comune mezzi e concordando le attività. Quindi tanto gli operai consociati quanto i produttori indipendenti sentiranno la necessità di federarsi su base territoriale (e in qualche caso anche professionale), per la provvista della materia prima , scambio, assicurazione mutua , abitazione , mezzi di comunicazione, educazione, igiene e via via. La Comune sarà la federazione delle Associazioni produttrici di una data località, o la federazione de'produttori indipendenti. Infine, per gl'interessi più generali, come sarebbe a mo' d'esempio la comunicazione da paese a paese , le esplorazioni scientifiche ec., si contrarranno rapporti e vincoli tra 'varii Comuni posti nella stessa r·egione, ed anche da regione a regione. Le modalità de'patti sociali dunque varieranno secondo i tempi e i luoghi. NondiBibliotecaGino Bianco
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