., 190 COLPE DEL MONOPOLIO to- le materie di grande pubblico interesse. A mò d'esempio, nessuno s'oppone a che s'impedisca la vendita di cibi guasti: ora perché si dovrebbe permettere il fitto delle tane di Pendino e di Porto? - Nessuno nega che la vita e l'integrità personale de'cittadini debbano essere in qualche modo garen ti te: lasceremo noi perire miseramente in eternità marinai e minatori in omaggio alla « libertà commerciale?» - Nessuno nega al postutto - nessuno, intendiamo , dei nostri oppositori - che lo Stato debba tutelare l'ordine pubblico, o il disordine se vi piace. Ora quando una classe dissangua, strapazza, affa1na\ asservisce l'altra, non pare eh! che l'ordine pubblico è in pericolo e la pace sociale minaccia d'andare a gambe all'aria? Riducete pure le funzioni dello Stato a quelle di notaio e di carabiniere, ma badate che il notaio e il carabiniere non giungano troppo tardi. I mezzi termini non sono possibili. Una volta confidato allo Stato pure un solo e il supremo interesse sociale, gli altri si sgroppano da quello senza che sia più· possibile arrestare lo svolgimento di questa matassa, di cui si è posto in mano il band0lo allo Stato. Assegnate allo Stato il compito d'invigilare alla pubblica sicurezza, ed esso troverà necessario, in Irlanda, di pubblicare delle leggi confiscative d' una proprietà diventata esosa e nemiea della pace sociale (ma, viceversa, non troverà in sè, nella sua costituzione la forza per ciò fare) - Incaricate lo Stato dell' educazione primordiale, e l'obbligherete a provvedere al mantenimento de' fanciulli poveri, che prenderà ad educareLasciate all'operaio il dritto di scioperare, e vi troverete con città affamate per l' assenza degli operai dai forni , con paesi ne' quali la circolazione è arrestata. per essersi astenuti dal lavoro gli operai delle ferrovie, degli omnibus ecc. A ve te un bel volervi lavar le mani di queste quistioni : fino a che non si sarà trovato modo d'impedirne la riproduzione, finchè l'enigma. Biblioteca Gino Bianco •
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