Francesco Saverio Merlino - Socialismo o monopolismo?

COLPE DEL MONOPOLIO 187 cializzati, ma accentrati; il lavoro è esercitato in forma di cooperazione da grandi masse d' operai. .. Ma i rapporti che passano tra le varie ::,pecie di produzione, antecedenti e conseguent-i, non sono sist_emati, gli scamdove il gran turco è in abbondanza vien consumato come combÙstibile. Se tanti prodotti si sciupano, lo si deve per certo alla cattiva organjzzazione sociale, poichè coi soli mi liardi che si spreca an - nualmente per le spese dt guerra, si potrebbero costruire strade e ferrovie necessarie allo smercio dei prodotti agricoli. « Eppure questo sciupo non è ancor nulla; se ne producono ben altri. Se il produttore guasta i prodotti per necessità, i negozianti, gli intermediarii che rivendono ai consumatori , ne guastano per amore di lucro. Per aspettare un rialzo nei prezzi nei quali sperano guadagnl'lre assai più, l'accaparratore lascia avariare annualmente più milioni cli chilogrammi di cerea! i o di legumi. Del re• I sto molti prodotti, a causa dei prezzi troppo elevati, non trovano uno smercio immediato e si guastano prima di essersi potuti vendere; non vi è per così dir~ nessun magazzino dove non si perda annualmente una .;erta quantità di sostanze alimentari. I produttori ed ·i trafficanti hanno caminciato, una certa categoria di con• sumatori compisce l'opera di distruzione; ed è certamente in casa loro che questa assume proporzioni spaventevoli. « Nessuna statistica ha certamente calcolato, nè potrà mai C"I ~- colare ciò che viene annualmente sciupato di prodotti nutritivi nei piaceri e dive1·timenti immoderati dalle classi ricche. Ma noi non abbiamo bisogno di cifre per sapere cbe è enorme la quantità dei prodotti, sciupati così. D'altronde è cosa notoria (;he i ricchi· consumano molto più del loro bisogno, e si riempiono inutilmente con danno certo della loro saJute e del benessere della società. Ma ciò non sarebbe ancora tanto, poicbè malgrado i loro forti appetiti non possono sorpassare certi limiti , m:t hanno però dei capricci molto costosi, ed è per questo che prelevauo sui prodotti alimentari ùell'umanità delle quantità enormi. « Difatti ad essi ci vogliono domestici, cavalli, cani di lusso, e così una gran parte delle nostre ri ccbezze serve a man tenere copiosamente questi esseri inutili. Io conosco per mia. parte un grande proprietario che si trova in questo caso , ed ho pututo rendermi conto di ciò che questo individuo ruba ogni anno ai suoi simili: Quest'uomo, negoziànte arricchito , sebbene repubblicano, voleva farla da signorotto e possedeva una muta. Aveva cento cani di diverse razze, per il mantenimento dei quali spendeva ogni giorno oltre ad una enorme quantità di latte più di 100 chili di pane e di carne. Ho calcolato che con ·quello che questi animali BibliòtecaGino Bianco

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