164 FALLACIE DEGLI ECONOMISTI stesso per il prodotto delle due terre; ed è determinato dalle spese effettive di produzione, che , dice il Mili , sono quelle incorse sulla terra peggiore. Cosicchè il proprietario del terreno superiore guadagna doppiamente, dalla copia de' prodotti e dal caro de' prezzi. Or, hanno gli economisti ricard.iani ben ponderato la loro affermazione, che il prezzo delle cose si determina dal costo massimo? Ciò è quanto dire che il prezzo de' prodotti è maggiore del loro costo ordinario, oppure, che il prezzo de' prodotti non è uguale al loro costo (nel quale, beninteso, son già compresi profitti ed interessi), eccetto che ne' pochissimi casi in cui la produzione é fatta nelle peggiori condizioni immaginabili. In altri termini il monopolio è la regola; la reciprocanza dei cambii è una eccezione. · Lo Stuart Mill ha fatto in proposito una mezza confessione, ed ha detto (lib. 3 c. VI § 2°): « La teoria del valore di cambio contempla un sistema di produzione eseguita da' capitalisti per un projUto, non da' lavoratori per la sussistenza!... Un contadino che sostenta sè e la sua famiglia con una porzione del prodotto, spesso venderà il resto molto al disotto di ciò chBsarebbe· il suo valore di co8to. al capitalista ... La rendita ( che un tal contadino possa dover pagare ad un proprietario) è un elemento del costo di produzione ». Dunque non è vero che « se si paga una rendita, la si paga perchè il prezzo del grano è caro »; ma se il prezzo è caro è perché si paga una rendita, od almeno perchè la produzione è fatta dal capitalista per un pro-· fitto e non dall' operaio per i1 sos tentamento ; e se i1 sistema di produzione cambiasse, vale a dire se la terra fosse posseduta direttamente da' lavoratori, questi, è vero, profitterebbero della rendita di cui godono i proprietarii attualmente, ma sarebbero obbligati a rilasciarla nello scambio che avverrebbe con gli artigiani; ed in fatto ne' patti di scambio (de' quali diremo appresso) la rendita si eliderebbe col profitto e con l' interesse (dato BibliotecaGino Bianco
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