Saverio Merlino - Revisione del marxismo

54 PRIMA PARTE - SOCIALISMO E MARXISMO il consumo immediato, sia per la produzjone degli oggetti di consumo. JJJ n1erito deìla scuola edonistica di aver richiamato Ì'attenzione ' sulla importanza dell'elemento utilità del valore analizzandolo e mostrando che esso è a sua ~olta determjnato da dati psicologici e socio] ogici. . Quh1di a noi sembra che erri il Graziadei quando afferma : « che l'oggetto della scienza non debba essere la psicologia delie sensazioni, ma i bisogni materiaili ed indivisibili, nel senso ·in cui li può intendere ad es. il fisiologo )), e più ancora quando sostiene che: « la soddisfazione normale dei bisogni trova una misura precisa, od in necessità fisiologiche jmprescindibili, od in abit~1dini sociali non 1ueno rigide delle prime)). I bisogni variano e più ancora variano i loro 1 modi di soddisfazione e variano le abitudjni sociali, non si possono determinare a priori: la psicologia e la sociÒlogia dei bisogni è tutt'altro che una quantità ti:-ascurabile in Economia. Venendo dunque meno la premessa che per l'Economia c]a,ssjcosocialista e cdonjstica il valore dei prodotti è (esclusivamente) proporzionale al costo, cade la conseguenza che ne trae il Graziadei, cioè che un prodotto avrà tanto maggior valore quanto maggiore ne sarà il costo, e che tutti i gruppi produttori, essendo interessati a che i loro rispettivi prodotti abbia,no il massimo valore, l'intera società avrebbe interesse a ric::tvare i suoi prodotti al costo massimo. . La società non si compone di tutti gruppi produttori, come pare che supponga n Gra7,iadei., ma soprattutto di consumatori, j quali. esercitano una pressione sui produttori, non fosse che aum~ntando e restringendo i loro godimenti con l'espansione e la contrazjo-q_e dei bisogni. L'interesse dei gruppi produttori è di produrre il più possibile al ..minor costo, perchè essi non vanno alla caccja del profitto relativo, ma del profitto as oluto. Chi produce 10 unità al costo di 100, guadagna quanto chi produce 100 unità al costo di 10. Si spiega dunque asRa,j facilmente con la legge del valore l'uso che i' capitalisti fanno di mezzi atti a,d accrescere la produttività del lavor:o, pure a costo di veder d.iminuito il valore dei prodotti. L'errore di Marx e della sua scuola non, è già di aver voluto spiegare il profitto con ]a legge del valore, ma di avere creduto che le cose si sca,mbiano in ragione esclusivamente del lavoro imp~egato a produrle; trascurando gli altri coefficienti del valore. E questo il Graziadei ha accettato senza discutere. BibliotecaGinoBianco

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