296 QUARTA PARTE - APPEl\ìHCE un solo scopo: la distruzione; che il partito anarchico si può paragonare alla sètta degli ascisci, capitanata dal Vecchio della iiontagna; che. Paterson è addirittura la cittadella degli anarchici; cheivi si tengono pubbliche cop.ferenze ove discutesi il fatto individuale, che vi si pubblica un giornale intitolato l'Aurora e che in questo giornale si fa apertamente l'apologia del regicidio. Ora, tutte queste affermazioni non sono confortate da prova alcuna e non rispondono al ve:ro. ·_11 regicidio non è, non può essere un principio anarchico. Ammazzare un uomo, sia un re, sia un capo di governo, sia un avversario qualsiasi, non può risolvere nessun 'problema sociale. Il regicidio, prima, e molto prima che fosse praticato dagli anarchici, e notate bene, da alcuni anarchici soltanto (or ora vi dirò le ragioni per cui questi anarchict ricorrono a questo mezzo di lotta), il regicidio, prima ancora che dagli anarchici, è ·stato praticato da tutti . gli altri partiti polit1ci. · Voi conoscete la storia meglio di me, e non ho .bisogno di ricordarvi che al regicidio hanno ricorso i monarchici contro i cap1 di governo :r;epubblicano, i repubblicani contro i capi di governo monarchico, i cattolici contro i p:i;otestanti, i protestanti contro i cattolici : ·al :regicidio hanno ricorso le sètte le quali· intendevano a. · un qualsiasi fihe politico; .il regicidio è stato in certe circostanzeconsiderato, bene o male, come un atto di buona guerra. Esso non è un'invenzione degli anarchici, è un'idea che riQorre alla mente di uomini che lottano contro un dato ordine sociale, che si illudono di P<?ter colpire quest'ordine sociale in co~ui che esteriormente lo rappresenta. Io non vogl-io _allungare questa discussione, leggendovi. per hi'-- _ tiero un discor_so di ~n deput~to italiano p:tonunciato in pieno Parlamento Subalpin9_ ~11858, all'indomani del tentato regicidio contro Napoleone. III-·da parte di Felice Or~ini. Quel deputato era Brofferi_o. Egli pronunci◊ quel suo discorso (che. è una vera apologia del regicidio) fra gli applausi di un buon numero di suoi col- - legni. E citò tutti coloro i quali nella storia hanno fatto l'apologia del regicidio. E sapete chi citò? Citò gente di tutte le condizioni sociali, scrittori politici, poeti, .perfino padri della _chiesa: citò la Bibbia, dove Giuditta è glorificata per aver ucciso Oloferne, citòOicerone ... Ed infine a queste citazioni si trova nel discorso ]a òichiarazione fatta dal Brofferio della propria opinione intorno al • ·' BibliotecaGino Bianco
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