Saverio Merlino - Revisione del marxismo

I ~!OVE JTI DELLA CONDOTTA UMANA 287" I bisogni sono capaci di una evoluzione inde:finita : soddisfatto, l'uno, s~ ne affacciano subito altri, sicchè, secondo l'osservazionecomune, più se ne soddisfano e più se ne hanno. Donde si vede quanto sia «utopica)) l'idea di coloro che credop.o in una futura abbondanza di tutte le cose, tale da rimaner soddisfatti tutti i pos-- sibili bisogni, da estinguersi se non ogni desiderio negli uomini, almeno ogni attrito e ogni gara tra essi. Nè meno utopica sembra l'idea di valutare a una stregua comune i bisogni dei componenti la società, per determinare quali devono avere la preferenza. L'elemento subiettivo dei bisogni sfugge ad ogni determinazione. ·Chi non sa che basta che una cosa sia proibita perchè essa venga desiderata? E poi i bisogni variano continuamente, e le variazioni loro hanno non di rado una assai breve durata. La varietà delle attitudini, delle capacità, delle situa~ioni, degli adattamenti, dei bisogni, e quindi delle combinazioni sociali è infinita. Quello che ha creato l'illusione di un adattamento unico e universale, fondato su leggi s~ienti:fiche inconcusse, di una sociologia e di una morale che convengano a tutti i popoli e contengano le soluzioni di tutti i problemi della vita, che, una volta raggiunte, possano conservarsi e durare eternamente, è il fatto che le condotte delle varie classi e dei varii. popoli si vanno ravvicinando p~r- effetto del crescere dei rapporti intersociali e internazionali, dei cambi, della stampa, della coltura generale. Questo fatto è innegabile. È innegabile che gli uomini, nel temp'o stesso che si adattano sempre meglio all'ambiente, si vengono coadattando anche meglio tra loro. Di quando in quando la uma,nità si sforza di corregge.re le deviazioni dei bisogni dagli scopi fondamentali dell'esistenza (leggi suntuarie, morale cristiana di assistenza, morale dei puritani, ecc.) ; ed infine non si nega che ci si vada sempre più accostando ad una condotta razionale. I bisogni nel loro sviluppo progressivo vengono a gravitare intorno al centro di esistenza. Vi possono essere oscillazioni di più o meno lunga durata, differenze e varietà d'individui e aggregati. Ma il crescere dei rapporti sociali e le reazioni mutue fra gli uomini generàlizzano i bisogni, rintuzzano quelli che si allontanano troppodal centro di esistenza, e convertono l'abuso delle cose in uso conveniente e utile all'universale. A misura che l'uomo conosce megliole leggi che governano il proprio organismo, egli stabilisce meglio il limite inferiore e superiore dei suoi bisogni, concepisce una esisten~a normale egualmente lontana dal consumo eccessivo e dalla BibliotecaGino Bianco

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