Saverio Merlino - Revisione del marxismo

I ?.10'\'E~TI DELLA COKDOT1.'A U1'L-\.i\A 285 modi di soddisfacimento sceglierà quelli che sono più adatti a ciascun bisogno, per poter quindi soddisfare· un numero maggiore di bisogni: vale a dire, si atterrà alla legge del minimo mezzo. Il selvaggio recide l'albero per cogliere il frutto: l'uomo civile si astiene o almen? osserva la necessità di astenersi, dall'esaurire con uno sfruttamento eccessivo la produttività del terreno, della foresta, del luogo di pesca, dell'uomo stesso. I bi~ogni non solo aumentano di numero, ma anche si vengono differenziando e specificando. Il bisogno di alimentazione, per esempio, si converte nel bisogno di dati alimenti. Noi non ci acconciamo a cibarci di erl;>ecrude o insetti o di carni putrefatte, .come i nostri progenitori allo stato selvaggio. L'ornamento, cui taluni uomini ricorsero da principio per semplice vanità o orgoglio, dette poi luogo al bisogno di ve~tito; questo · bisogno si specificò secondo l'età, i sessi e le condizioni sociali,, non senza però che anche nell'uomo d'oggi - e negli uomini delle classi elevate - sopravviva quel sentimento di vanità primitivo, che Ji induce a far sfoggio di ricchezza, e quindi di superiorità nelle vestimenta. · · Avviene anzi qui cosa note,olissima: cioè che, sebbene i bisogni e i desideri de-gli uomini siano sempre relativi allo scopo fondamentale della conservazione e c1ella esplicazione della vita, e -quindi si possa ragionevolmente credere che i più prossimi a questo scopo debbano prevalere ai meno prossimi, ciò nondimeno per la legge che ogni effetto si separ~ ad un dato momento dalla sua causa e opera da sè, e può anche reagire alla causa, avviene che le forme derivate dei bis.ogni si sostitùiscono alle forme originarie; anzi la forza. impulsiva dei bisogni ~eri vati può andare fino a vincere lo -scopo·generale della condotta e dar luogo ad atti contrarii alla ~onservazione delì~esistenza. È superfluo citare. esempL Il più ovvio è. ·quello del .bisogno di possedere ricchezza, il quale, indubitatamente derivato dal bisogno di vivere, di alimentarsi, e cresciuto per le influenze, collaterali dell'orgoglio, della vanità, dell'ambizione, può svilupparsi a segno da essere la ricchezza appetita per se stessa, tanto che, o acquistata non si usi o non potendosi acquistare, si -rinunci all'esistenza. I bisogni d'istruzione, di amore, ecc., possono. -egualmente diventar fini primarii della condotta; possono cioè essere sentiti così prepotentemente, che l'uno si priverà del cibo pér acquistare un libro, l'altro dividerà il tozzo del pane che doveva servire a sfamarlo, con uno più povero di 1 ui. I bisogni di sociaBibiiotecaGinoB.ianco . .

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