' CONTRO LA ~1:ASSONERIA e:•) L'argomento trattato nel presente articolo ·è grave, e noi, lasciando ampia libertà di giudizio ai nostri collaboratori, che volessero interloquire sulla questione, desideriamo esprimere frattanto una nostra opinione. Ed è che nella società odierna una sola specie di associazione segreta si può ammettere: l'associazione politica rivoluzionaria, -che intenda. ad abbattere un Governo oppressore. -~ evidente che un'associazione di questo genere non può essere che segreta, appunto perchè quella forza stessa, che essa combatte, non la 1ascerebbe vivere pubblicamente un'ora sola. Ma un'associazione segreta, costituita per un fine permesso e tollerato, come quello di professare una data religione, di promuovere l'incremel}to delle scienze o delle arti, di diffondere tra il popolo i sani principi di moi;ale, di compiere atti o.i beneficenza ecc., non si capisce. Le grandi associazioni filantropiche, umanitarie, scientifiche, ecc., che si moltiplicano nei paesi civili, agiscono, e non potrebbero non agire, aperta1nente, alla luce del sole. A che può giovare il segreto per un'associazione che non abbia ·scopi incompatibili con l'esistenza del regime politico del suo paese . e del suo tempo? A nostro modo di vedere, non solo esso non giova, ma è dan - nosissimo; perchè nel segreto attecchiscono e si preparano l'intrigo e la corruzione; col favore delle tenebre molti elementi impuri s'insinuano nella migliore delle associazioni, e la pervertono. Un'associazione _segreta, che non cospiri, diventa necessariamente una consorteria, una società di mutuo avanzamento, una combriccola di _gente che tenta, stretta insieme, di imporsi alla maggioranza del (*) Commento a un articolo del prof. Signorini. BibliotecaGino Bianco ,
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