Saverio Merlino - Revisione del marxismo

MORALE SOCIALISTA E l\fORALE CRISTIANA 277 sentire. ~folte idee nuove sono la reviviscenza, in forma· perfezionata, di intuizioni di'un tempo' antico, come molte scoperte scientifiche moderne sono la rievocazione di antiche idee, di cui si era perduta· la :111-emoriac, iò non toglie che le une e le altre contino come cose nuove. Cristo disse ai discepoli : Precetto nuovo io vr dò, ed è che vi amiate l'un l'altro, - e il Talaimo spiega che potè dir nuovo il precetto suo, ·anche perchè tale precetto, sebbene noto a' pagani e a' giudei, pure ei lo vedeva dappertutto dimenticato, trascurato, e peggio ancora violato, manomesso. Così può dire oggi il socialismo agli _uomini: Precetti ·nuovi io vi dò, - perchè quelli di Cristo sono dappertutto dimenticati, trascurati, viol~ti e· manomessi. • • E qui sta forse il più grave argomento contro il cristianesimo. . . Da venti secoli esso regna sulle genti, e non ha loro inculcato se no~ che una minima parte de' suoi principi, non solo, ma lungi · dal progredire è venuto indietreggiando. · I primi cristiani erano comunisti e anarchici nel senso vero di questa parola, nel senso, cioè, che non riconoscevano fra loro veruna autòrità. Era loro vietato. di partecipare in qualunque modo alla gùerra, di pronunciar condanna, di rivestire qualsiasi dignità e perfino di ricorrere ai tribunali e di denunciare un 'delitto. Quanta differenza tra quella morale e la morale della chiesa di· oggi, quando i nostri yescovi benedicono le bandiere dei reggimenti, che partono p~r andare a soggiogare un popolo libero, sol perchè creduto più debole e meno civile di noi; quando gli alti dignitari della chiesa gareggiano in 1usso -ed in potenza· co' sovrani temporali; quando in sostanza la chiesa offre i suoi servigi ai governi per tenere a freno i popoli, e supplire all'impotenza della poliz:i;:L. La chiesa mena da anni una campagna per la restaurazione del potere temporale dei papi: essa non ne ha'iniziata .alcuna in favore delle classi lavoratrici. Essa non ha fatto e non fa una vera guerra all'usura, al militarismo, alla morale mercantile del secolo, alla corruzione politica. Ella è beata e non ode i gridi d'angoscia delle moltitudini. Non ha pronunciato e n~n pronuncia nessuna scomu- , nica contro quei proprietari che pagano con pochi centesimi al giorno il lavoro de' loro contadini. Quando mai si sono uditi i pre- • BibliotecaGinoBianco . , , • .

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