Saverio Merlino - Revisione del marxismo

230 TERZA ,PARTE - SOCIALIS::-010 E LIBERTÀ voti servitori, da lui eletti e comandati. Nessuno deve disubbidirgli, nè muoYer dubbi circa la sua saggezza. e bontà : egli è incapace a far male. Egli è padrone assoluto ; e chi non gli si sottomette anima e corpo è un ribelle che è lecito sopprimere o scacciare dal territorio . dello Stato. Tale è almeno la concezione teorica del governo assoluto. :Nella pratica, nelle monarchie più dispotiche il potere dello Stato è sem·- pre temperato, se non dalla legge, dal costume. cioè dalla tradizione o dagl'interessi di una classe o ceto, che partecipa _al governo dello _S~ato, e divide col Sovrano in più o meno larga misura i lucri dell'azienda. Il re non può far tutto da sè, si circonda perciò oltre che di armati, che ne proteggono la persona, d'impiegati e di servitor~, che per quanto docili a' suoi voleri, esercitano di fatto una parte di. dominio, una particella della sua autorità, e si rendono indispensabili fino a divenire talvolta (specie quando il re anÌB-i minuti piaceri della vita e si dà alla pazza gioia) i veri dominatori dello Stato, ~no a tenere il loro amato padrone e signore in mezz9 a loro come un prigioniero. Oltre a ciò, mentre negli stati despotici barbarici il re dispone largamente della vita dei suoi sudditi sacrificandone centinaia e migliaia alle sue superstizioni e a' suoi capricci, a misura che dallo sfato barbarico si passa ad un grado sia pure infimo di civiltà, la vita acquista un valore e si forma il costume, che protegge l'individuo e il gruppo dall'arbitrio eccessivo del capo e de' suoi gregari Jmmediati. Ii re non può più uccidere, non può più impossessarsi violentemente di beni dei srroi sudditi, non può favorire troppo sfacciatament_e i suoi sozii a danno della comunità, non può abusar troppo d~lla pazienza_ del popolo. N eJ..1emonarchie feudali il potere del re trova ~:nJimite non solo ne' diritti e privilegi dei baroni, ma in quelli di città, corporazioni e comuni. Ogni ceto, ogni aggregato, reclama privilegi e _li conquista, un po' per forza e un po' per concessione in cambio de.' servigi che rende, e li difende contro le usurpazioni e i tentativi di sopraffazione de' ceti soprastanti. Si stabiliscono into.rno al potere sovrano poteri minori. e diritti di popolazioni, usi e consuetudini moderatrici del potere ~ssoluto. Questa è-l'origine· degli statuti o carte (dalla Magna Oharta inglese a tutte le altre) in cui sono sanciti i patti e le condizioni del dominio del re e dell'ubbidienza de' sudditi, patti e- condizioni che si cerca di ·assicurare con _giuramenti e altre solennità, ~a che i re e i rispettivi g·overni non si peritano, spesso e volentieri, di violare. BibliotecaGino Bianco

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