Saverio Merlino - Revisione del marxismo

FASCIS::\IO E DE.MOCRAZIA funzioni diverse) sieno separati, e che il vero potere o sovranità risieda nel pop-olo. Tagliato il noclo dei poteri, le pubbliche amministrazioni saranno organi tecnici, e potranno facilmente essere controllate dal popolo a mezzo di appositi organi rappresentativi o giudiziarii. Questa concezione democratica dell'orgànizzazione politica contrasta alla concezione semplicista e unitaria dello Stato-Governo, dello Stato-Potere, che prende a regolare tutti gl'interessi della nazione, e che si compone di una -vasta gerarchia, a capo della quale stanno pochi individui, il cui pensiero e la cui volontà si diffonde per li rami e penetra e anima e agita tutta la mole dello Stato. E p1:1re ognun vede che a muovere codesta mole non ba~ta il cervello di uno o di pochi ; è necessario il concorso del pensiero, delle energie, delle volontà di tutti i cittadini, almeno per ciò che riguarda l'andamento generale dell'azienda : ed è quindi necessario che la società politica non sia tenuta assieme con la forza, ma dallo spontaneo consenso degli associa ti, cori.sapevoli de' vantaggi inestimabili dell'associazione. << Non vogliamn ..padroni, neanche buoni)) (1). IL - LA DEMOCRAZIA. In che consiste veramente la democ:razia. Confronto fra l'Inghilterra e l'Italia. Lo scopo che ci siamo prefissi scrivendo questo onuscolo, non è stato quello di fare il processo al fascismo (come abbiamo già · detto), ma piuttosto quello di contri uire all'educazione politica della maggior parte dei nostri concittadini, che è stata alquanto trascurata a causa dell'importanza maggiore che si è data alle questioni economiche e per altre cause. Vediamo dunque di osservare un po' più davvicino il regime democratico, e per formarcene un concetto quanto più si possa preciso, cominciamo dal vedere che cosa è il regime contrario. Il Governo dispotico assoluto è quello in cui il potere del capo (si chiami re, o imperatore, o presid~nte, o duce) può tutto e fa ciò che ·vuole. Le persone e i beni dei suoi sudditi gli appartengono; la sua volontà è legge. Egli è lo Stato: gli amministratori della cosa pubblica (che è poi la cosa privata del principe) sono suoi de- (1) W. W1Lsox, La nuova libertà, Milano, 1914, p. 147. \ BibliotecaGino·Bianco

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