Saverio Merlino - Revisione del marxismo

'228 TERZA PARTE - SOCIALISMO E LIBERTÀ l'osservanza delle leggi, esentarne eia pena i misfatti, non è lecito limitare ad un ~eto il diritto di concorrere a' pubblici impieghi, ecc., ecc.). Tali sono anche la libertà della stampa, il diritto di riunione, di associazione, l'indipendenza dei giudici, ecc., ecc. · Sono questi i cardini del regime democratico. Il popolo, un popolo civile_- ripetiamo - deve avere almeno tanta capacità politica da comprenderne l'importanza, e da farli rispettare. E qui dobbiamo spendere qualche parola intorno al sistema parlamentare. Esso, a nostro avviso, uon è poi così cattivo come si dipinge: ha i suoi gravi difetti, ma anche i suoi pregi, e risponde sufficientemente allo scopo di attirare l'attenzione e il giudizio del paese sulle gravi questioni, che sorgono giorno per giorno intorno ai grandi ~nteressi della nazione. È una specie di consitltazione • pi_tbblica) che fa il popolo a mezzo dei suoi rappresentanti (non p·otendo direttamente) ed, è ancora il mezzo più efficace di mantenere la dipendenza del Governo dalla volontà popolare. Esso deve essere naturalmente affiancato e sostenuto da una stampa libera e -da un'opinione pubblica sempre viya e attiva. Con tutto ciò non è detta .l'ultima parola intorno a- questo sistema; non solo esso ha bisogno di correttivi, ma potrebbe essere consigliabile di sostituirlo ··un giorno con un sist~ma migliore. Bisogna pur riservare all'Rvvenire qualche cosa e non pretendere di risolvere tutti i problemi -definitiva men te. Un'ultima spiegazione è forse necessaria. I più concepiscono il Governo come un tutto organico, disposto in modo da poter quasi essere di;retto e mosso da una sola volontà. E davvero presentemente il Governo è il centro da cui dirama tutta la vasta rete delle -pubbliche Amministrazioni. . Ad es o mettono capo tutte le aziende pubbliche, da esso dipendonò gerarchicamente tutti gl'impiegati, in esso sono riuniti i mezzi occorrenti,- e specialmente l'Esercito e l'Erario. E esdush·amente per questo cun1ulo di poteri che il Governo,è una forza capace di imporsi alla nazione e dominarla. Ciò è tanto vero, che si è creduto poter riparare con la separazione (divisione) dei poteri: potere legislativo, esecutivo> giudiziario. Nia tale divisione non è "'tata Rempre mantenuta, e nella pratica i tre poteri r:;ono riuniti nelle stesse mani, cioè nel Governo. Da qùesto cumulo di poteri all'assolutismo è bre·ve il passo. La vera democrazia esige che i poteri (o più esattamente le I BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==