212 TERZA PARTE - SOCIALISMO E LIBERTÀ oggi presi dalla fregola della legalità per giunger~ al Governo, nqn c'è da farne conto. 1\1:anegli -animi della borghesia media é piccola potrebb~ riprendere vigore lo spirito di libertà. Una parte cioè diquella borghesia che, raggiunto lo scopo dell'unità naziona\e e in presenza del sorgere del movimento operaio e del socialismo, di fronte a questo nemico aveva abbandonato i principi di libertà, a cui doveva il suo avvenimento ·nella vita pubblica, per difendere i suoi interessi minacciati coi ferri corti del despotismo, potrebbe ayer imparato dall'esperienza che il despotismo è un'arma pericolosa a maneggiare· e si .rivolge spesso contro quelli che la adoperano, è un'arma _che i po?hi adoperano contro i più, e i pochissimi_ contro- i pochi. Nel Rabagas del Sardou i congiurati si concertano intorno ad una. n·uova. forma di goyerno. Si~ un Comitato di Salute Pubblica, gridano quando sono in parecchi. A misura che alcuni vann9 via, quelli che rimangono limitano a sè medesimi il potere. Faremo un triumvirato, dicono gli ultimi tre. Uno se ne va: gli alt_ri due ri~angono d'accordo che sarà un duumvirato. Resta da ultimo Rabagas: sarò dittatore. Le cose non procedono, nella vita; in questa forma; ma la -sostanza· è questa. "Gn potere dispotico tende sempre a concentrarsi in poche mani. Il dispotismo d'una classe intera non si capisce. E neppure si capisce il dispotismo a favore d'una classe. Il despota :finisèe sempre per voler tiranneggiare anche quelli che lo hanno aiutato a salire al potere: e appena benefica quel piccolo circolo · di persone che circondano la sua persona, e gli fanno scudo contro • le popolazioni. \. Il regime despotico poi (vero o .larvato che sia) è, checchè se ne dica, un r.igime costoso. I Governi assoluti anteriori al 1860 costavan9 poc'o, perchè le esigenze di quei tempi erano ben piu modeste; ma se riYi-v~ssero ora si -vedrebbe quale scialàcquo ! Un regime despotico non può vivere che di corruzione, di pompa,· di gloria falsa ma costosa. Quindi guerre, imprese coloniali, militarismo, e poi rivolte, repressioni feroci, e da ultimo uno stato di incertezza, di timore, di continua apprensione, che è quello che più nuoce al , progresso economico e civile di un popolo. Le violazioni della libertà, invocate dalla borghesia a propria difesa contro i socialisti, ricadono sopra di es$a, convertendosi lper una nuova legge di conversione delle forze) in violazioni della proprietà, in balzelli, 1n impedimenti al la,oro onesto e fecondo. BibliotecaGino Bianco \.
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