F.S. Merlino - Questa è l'Italia

34 F. S. MERLINO alle raccomandazioni, d'altra parte assai platoniche, della Camera dei deputati 22 , il governo ha fermato le vendite con semplici ordinanze ministeriali~ ripartendo i terreni da vendere in latifondi anziché in piccole fattorie. Il prezzo dell'incanto fu messo in rapporto soltanto alla rendita attuale, minima questa a causa dell'abbandono in cui la maggior parte di quei terreni erano stati lasciati. I complotti degli accaparratori, il favoritismo ministeriale e gli intrighi orditi contro le autorità preposte alle operazioni di vendita anche da parte di personaggi influenti, hanno portato al colmo quel pasticcio. Il ministro delle Finanze confessava alla Camera, il -20 gennaio 1868 « che, visto il modo in cui era stato fatto l'estimo, questo doveva necessariamente essere ovunque inferiore al vero », e il Nicotera, nella seduta del 19 giugno successivo, diceva: « Potrei citare numerosi episodi: potrei citarne alcuni capitati anche in questi giorni, boschi venduti che valgono almeno il doppio del prezzo a cui sono stati assegnati ... a deputati ministeriali». Egli lamentava insomma che il governo non avesse avuto il minimo riguardo per lui, deputato di opposizione 23 • E non è ancor tutto. Oltre le alienazioni vere e proprie, ci sono stati i riscatti dei canoni enfiteutici verso lo Stato o altri enti morali. per esempio quelli accordati ai censitari del Tavoliere delle Puglie e della Sila in Calabria. A costoro fu concesso d'essere esonerati mediante titoli di rendita accettati al loro valore nominale. Solo nel tavoliere delle Puglie, .200.000 ettari di terreno divennero proprietà esclusiva e definitiva dei grandi signori della Capitanata. Ovunque il governo scacciò le popolazibni dai pubblici demani, ritogliendo loro diritti secolari di legnatico, erbatico, pascolo ecc. Il bosco di Montello (provincia di Treviso) d'una estensione di 7.000 ettari, apparteneva nel 1866 completamente allo Stato. I governi precedenti si erano preoccupati di conservarlo. La Repubblica Veneziana ne traeva tutto il legname necessario alla sua flotta. Oggi, dopo 17 anni di camorre d'ogni genere, protette in alto e architettate con astuzia, esso è completamente devastato. Un patrimonio di diversi milioni è stato cosi scialacquato e un'in22. Seduta dd I dicembre 1863. 23. Potremmo anche noi citare centinaia di episodi analoghi, emersi sia in occasione d'un processo, sia durante le lotte dettorali. Vedasi per esempio il processo Mangione (Roma, Tipografia Paolini, 1880) e l'opuscolo intitolato Rjt1elazioni sull'amministrazwne e sull'inchiesta delle cascine, di On:sTE FAVILLI, Firenze, Tipografia Stianti e C., 1889. Biblioteca Gino Bianco

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