F.S. Merlino - Questa è l'Italia

LA CONQUISTA mobili in vendita con l'emissione di obbligazioni ecclesiastiche, e a prelevare il 50% delle rendite per spese dell'amministrazione, imposta sugli utili e tassa di ammortamento. Nel 1867 un nuovo prelievo del 3oo/o sulla intera rendita del fondo per il culto fu autorizzato a beneficio del tesoro e successivamente nella soppressione furono compresi altri enti morali, cappellanie, pie associazioni, benefici di patronato laico o misto, prelature ecc. Finalmente le leggi di soppressione furono estese alla provincia di Roma recentemente acquisita al regno d'Italia. 592.140 ettari di fondi rurali già di corporazioni religiose erano stati venduti alla fine dell'anno 1882, oltre 4.764 fondi la cui superficie non è determinata. Rimandiamo il lettore al capitolo successivo sui particolari finanziari di questa impresa: qui noi vogliamo considerare le conseguenze delle leggi sulla soppressione riguardo alla distribuzione della proprietà; cioè rilevare come andarono a finire i beni conventuali, per mostrare come le leggi di cui sopra divennero strumento di spoliazione pubblica e di arricchimento della borghesia. Sidney Sonnino dice che, quando percorse l'intera Sicilia di comune in comune, ricevette invariabilmente la stessa risposta: « che i possedimenti ecclesiastici sono stati acquistati dai grandi proprietari, specialmente là dove la proprietà era meno suddivisa» 18 • I mezzi con cui ..tale scopo è stato raggiunto sono cosi riassumibili: camorra alle aste, accordo stabilito fra gli aspiranti compratori e i periti, affinché la ripartizione in lotti del terreno in vendita fosse fatta in un modo piuttosto che in un altro: conseguentemente aste deserte e ribasso dei prezzi, o fallito del tutto il pubblico incanto e, come ultima conseguenza, cessione amichevole da privato a privato e assegnazione alle condizioni desiderate dal compratore. Quando, a malgrado di tutte le precauzioni prese dall'accaparratore e dai suoi complici, le aste non andavano completamente deserte, cosi che un contadino che avesse fatto qualche risparmio e desiderasse applicare il lavoro delle sue braccia su un pezzo di terra propria vi si presentava, si adottava un 18. SIDNEY SONNINO, La Sicilia nel 1876: « 230.000 ettari di terra fertile caddero in Sicilia in mano dei grandi proprietari accrescendo i latifondi che erano e s~no il piu grande flagello dell'isola. Lo ripetiamo, da una parte diffidenza, malcontento, miseria; dall'altra camorra e mafia (organizzazione a delinquere) dei grandi proprietari fecero sf che nove decimi delle terre vendute andò ad aumentare la grande proprietà ». ALONGI, Della Mafia, pp. 44, 45. Biblioteca Gino Bianco ..I

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