F.S. Merlino - Questa è l'Italia

IL POPOLO 229 nz1a, come quello dei meccanici. Nelle filande i· salarii sono calati, come nelle zolfare della Romagna~ la cui minor prer duttività ha pesato sugli operai. Ora, se, mettendo da parte le elucubrazioni statistiche, deduciamo la vera condizione at· tuale dell'operaio da coloro che l'hanno studiata a fondo, ar"" riviamo a questo risultato, che la sorte del lavoratore non solo non è oggi migliore di quel che fosse venti o trent'anni fa; ma che è considerevolmente peggiorata. Ciò è indiscutibile per quanto riguarda i contadini, circa i quali abbiamo la te· stimonianza della Inchiesta Agraria. . In provincia i commissarii hanno indirizzato ai municipii il questionario formulato dal Bertani sulla condizione del· l'operaio confrontata con quella di vent'anni fa e la grande maggioranza delle rispòste è stata nel senso che abbiamo ac· cennato. Il Morpurgo, uno dei commissarii e relatore per la provincia di Venezia, cosi riassume una quantità incalcolabile di testimonianze: « Le proteste che giungono da tutti i distretti sono cosi sconfortanti, che bisogna trarne questa conclusione, esser la condizione degli abitanti della campagna peggiorata. Né la diversa fertilità del suolo, né i vantaggi delle piccole proprietà, né la comunità d'interessi ristabilita con la mezzadria fra proprietario e colono, né i continui migl~oramenti, neppure gli sforzi fatti da alcuni proprietari per metter freno ai mali, hanno potuto arrestare la decadenza unanimemente constatata». E tutti gli autori si pronuncianQ nello stesso senso: dal Villari 42 , al Franchetti, allo Zerbi, il quale, in uno studio pubblicato nel 1879, dimostrò che nelle provincie meridionali, mentre i prezzi dei generi di prima necessità erano aumentati, i salari erano diminuiti 43 , all'Umiltà, il quale sostiene che dal 1860 in poi, i prezzi delle derrate alimentari e gli affitti dei terreni son aumentati, mentre i salarii degli ¾o-ricoltori son ririlasti stazionari 44 • La borghesia ha pur chiamato in suo aiuto il popolo nel• 42. VJLLARI: Lettere meridionali, Torino, 1885, pp. 44, 45. 43. « Nuova Antologia», 15 dicembre 1879. 44. A San Bartolomeo in Galdo, prima del 186o, i contadini riscattlV<lDO delle terre, pagando al proprietario un compenso in e.creali dopo il raccolto. Quando lavoravano in giornata, ricevevano due carlini, 17 soldi, senza nessun pasto. L'ora della liberazione scoccò: i prezzi delle derrate alimentari aumentarono notevolmente. Bisognò fornire una maggior quantità di cereali per pagare gli affitti, anch'essi aumentati. Ma il salario giornaliero è rimasto allo stesso livello, 17 soldi come sotto la tirannide. Il signore non vuol sentir parlare di diminuire le sue rendite; invece, poiché le imposte sono piu gravi, egli dà un giro di vite e il contadino paga lo sco.tto (A. UMn.n', Camorra e Mafia, 1878). Biblioteca Gino Bianco

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