F.S. Merlino - Questa è l'Italia

IL POPOLO Finalmente il socialismo, pur provocando la discordia fra i repubblicani, e perfino fra Mazzini e Garibaldi, e assimilandosi una parte dei repubblicani, ne ha cacciati via gli altri, i quali, con la scusa che le riforme economiche si possono ottenere anche con la monarchia, si sono convertiti a questa forma di governo e son passati, armi e bagagli, al servizio del potere. Il moto iniziato da M. A Bertani nel 1876 col suo opuscolo l'Italia a.v>etta è finito recentemente con il viaggio del re in Romagna e con l'ingresso del Fortis, l'ex-prigioniero di Villa Ruffi, al Ministero degl'Interni, come segretari<., generale. Nel campo parlamentare conservatori, liberali e perfino Tadicali si sono avvicinati per combattere, unendo le loro forze, quelli che il Bonghi ha chiamato « partiti anarchici». Il trasformismo trae da essi un poco la sua origine. È una concentrazione conservatrice determinata dai progressi innegabili del · socialismo. D'onde venga questa corrente,. da quali abissi insondabili della vita sociale, è difficile precisare con esattezza, ma è provato che essa procede di pari passo con la civiltà, estendendosi da uno all'altro strato sociale, dalla città alle campagne, dalle regioni piu progredite alle piu arretrate. Cominciamo col confrontare la estensione geografica del socialismo con queJla dell'istruzione. Eccettuato il Piemonte, il cui regime politico è stato già da un pezzo favorevole alla diffusione dell'istruzione, l'Italia settentrionale presenta per 100 abitanti in età di 6 anni una media da 37 a 54 analfabeti (37 in Lombardia). L'Italia centrale da 58, 16 (Roma) arriva a 74,05: la cifra di Roma risente evidentemente l'influenza della natura della popolazione della -capitale. Dopo Roma, le cifre piu basse son date dalla Toscana (61,92) e dall'Emilia (63,35). Finalmente l'Italia meridionale presenta cifre spaventose, che salgono fino a 85, 18 per la Basilicata 29 • È l'Italia meridionale a mandar alla scuola elementare pubblica o privata minor numero di bambini e bambine dai 6 agli 11 anni; nella centrale la proporzione dei frequentanti sul totale della popolazione sale fino ad un massimo toccato dall'Emilia; finalmente il Piemonte e la Lombardia occupano, anche qui .come nell'altra scala, il posto d'onore 30 • La testimonianza dell'istruzione non è sfavorevole al socialismo. Invece l'Italia meridionale, le provincie di Napoli con la 29. « Annuario Statistico Italiano », 1886. 30. Statistica de/l'Istruzione elementare in Italia dal 1877 al 1879, Roma, 1881. lS Biblioteca Gino Bianco

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