F.S. Merlino - Questa è l'Italia

IL POPOLO 221 il rapimento di un procuratore del re non mai piu ritrovato e una serie di vendette e di ribellioni che si rivelarono nel fan1oso processo di Ravenna. Il Governo, volendo persistere nella sua politica di repressione a oltranza, promulgò leggi eccezionali e si può dire che tutti gli uomini validi della Romagna furono sottoposti all'ammonizione. Un gran numero furono relegati a domicilio coatto. Finalmente anche quei valorosi lottatori si stancarono: il socialismo romagnolo, sposate le dottrine evoluzioniste allora di moda, si trasformò in senso parlamentare. Dopo il 1881, difatti, il socialismo è organizzato in Romagna in partito politico (Partito Socialista Romagnolo) con capi piu o meno in vista, una commissione direttiva federale e rappresentanti in Parlamento e nei municipii. Il suo programma (datato da Cesena 6 settembre 1881 e leggermente modificato dalle deliberazioni dei congressi successivi) come ha già notato il Ferri 24 , è di un eclettismo esasperante. Esso vuol conciliare la legalità e la rivoluzione, il comunismo e il collettivismo, l'anarchia e la dittatura rivoluzionaria: vi è manifesto lo sforzo del redattore per nascondere le sue tendenze riformiste e manovrare gli istinti rivoluzionari della massa del partito 25 • Da allora, la diserzione del Partito Rivoluzionario Socialista romagnolo dal terreno insurrezionale e la sua separazione dai gruppi anarchici delle altre regioni si è venuta sempre piu accentuando. In compenso si sono mitigate le sue relazioni con i mazziniani, in qualche luogo si è verificata una vera fusione, che i capi dei due partiti han voluto sigillare con gli onori resi di co1nune accordo e con gran pompa alla memoria di Francesco Piccinini, operaio socialista ucciso a Lugo il 2 maggio 1872 per mano repubblicana. Inoltre, i mazziniani romagnoli han fatto un passo notevole verso la fusione votando, nel mese d'aprile 1889, a Rimini un ordine del giorno auspicante l'abolizione della proprietà individuale e il trasferimento di essa alle libere società operaie, che è press'a poco il desiderio degli anarchici. Ma, a malgrado di quest'accordo teorico, che d'altra parte non è stato sanzionato dal congresso nazionale mazziniano svoltosi a apoli il mese successivo, la fusione incontra ostacoli pratici quasi insuperabili. In tutte le città della Romagna si è formata.quasi una rete di influenze e di protezioni, che va dall'Amministrazione comunale fino al Governo 24. Socialismo e criminalità, Torino, 1883. 25. lb., p. 31. Biblioteca Gino Bianco

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