F.S. Merlino - Questa è l'Italia

INTRODUZIONE 11 del regno mancano di strade vicinali, ma la nostra flotta è la terza del mondo, e il nostro debito appena il quarto! Il bilancio sale a un miliardo e mezzo: e il deficit, che al 30 giugno 1890 sarà di 592 milioni, salirà il 30 giugno 1891 a 657 e cosi di seguito, perché ci siamo impegnati a fondo per l'avvenire 17 • Abbiamo impegnato ogni nostro bene pubblico e nulla di nazionale ci resta, -esclu.;i i debiti; tutto è perduto, tranne 1, . d. 1s1 onore... 1 pagare . Ma possiamo chiamare alle armi piu di un milione di soldati e farli seguire da altrettanti appartenenti aile truppe territoriali 19 • Abbiamo speso dal 1870 al 1884, in periodo di pace al di fuori del bilancio della guerra 629.000.000 invece dei 107.000.000 spesi nel periodo torbido dal 1860 al 1870 20 e poi ancora alcune centinaia di milioni ogni anno 21 e sempre piu ne spenderemo, sia per rinnovare le armi o l'abbigliamento dei soldati, sia per completare le fortificazioni, per aumentare l'attrezzatura, per sostituire - prossimo progresso - alla polvere senza fumo il fumo senza polvere, e per tenersi sempre al corrente dei progressi raggiunti nella nobile arte della distruzione. Nella Marina i nostri progressi non son meno brillanti. Abbiamo demolito, venduto o perduto non 32 navi, come ha creduto il tenente Froment, ma 73 dal 1860 al 1876 e non abbiarno nemmeno fra il mare e i cantieri 266 navi da guerra fra le quali 18 di prima classe, 22 di seconda, 29 di terza, 52 torpediniere da alto mare e 59 guardiacoste, oltre la Marina Mercantile utilizzabile nei servizi di trasporto. Abbiamo spinto all'estremo limite la lotta fra la corazza e il cannone; e, non solo possiediamo le migliori qualità delle une e degli altri, ma si assicura (il signor Charles Dilke, nei suoi studi sugli eserciti in un gran numero di comuni. Al 30 giugno 1885, 4510 comuni, cioè piu della metà di tutto il regno, non avev:mo ancora costruito una quantità piu o meno grande di strade definite obbligatorie. Sulla arretratezza della viabilità in Italia si consulti l'opuscolo di J. de CRISENOY, Les chemins communaux en ltalie. Parigi, 1884. 17. I debiti comunali salgono alla fine del 1882 a lire 784.922.14r; i debiti provinciali a lire 136.983.409. ( « Annuario statistico Italiano », 1886). 18. Per maggiori schiarimenti si veda l'articolo di Luzzatti su Le finanze italiane nella « Nuova Antologia » 16 luglio 1889. 19. L'esercito di prima linea conta 845.000 uomini dotati di 20.000 cavalli e 348 cannoni; quello di seconda linea 520.000 uomini e 240 cannoni. La mili'lta territoriale è composta di 780.000 uomini. 20. Prima del 1870 l'esercito italiano diminui di un battaglione per ogni reggimento di linea e di una compagnia per ogni battaglione di bersaglieri. Un movimento in senso contrario è cominciato dopo l'opuscolo del Generale Mezzacapo Quid /acendum? 21. 319 nel i888 e 450 nel 1889. BibliotecaGino Bianco

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