F.S. Merlino - Questa è l'Italia

JL POPOLO 217 repubblicana, poi socialista. Dalla Romagna il germe del socialismo penetrò in Toscan~ da una parte e al Nord dall'altra, diffondendosi nel Veneto, nel Polesine e nel Mantovano. dove nel 188 5 nel giro di pochi giorni 50.000 contadini s'iscrissero alle leghe di resistenza. Quindi si volse verso la Lombardia, di dove il movimento si diramò in Piemonte e un po' dovunque, cambiando carattere ogni qualvolta lo richiedesse la diversità dell'ambiente e divenendo piu esclusivamente operaio. Dalla Lombardia il socialismo operaio è ridisceso, attraverso la Romagna e Roma, nelle provincie meridionali. Se si volesse difatti rappresentare oggi su una carta d'Italia con una ·macchia la conquista del socialisn10 nel paese, la tinta piu scura dovrebb'essere riserbata alla parte dell'Emilia che è rinserrata fra l'Adriatico e l'Appennino, nota generalmente col nome di Romagna. In queste città popolose, i cui abitanti son forti e vivaci, il socialismo ha, si può dire, messo radice. A Rimini si è tenuto il congresso del 1873, in cui fu fondata la Federazione Italiana dell'Internazionale operaia. Cesena, Forli, Lugo, Ravenna son stati in ogni tempo e sono tuttora centri importanti del movitnento socialista. Quando si esce dalla Romagna, da qualsiasi parte si vada, verso la Toscana o il Modenese o le Marche, il colore sbiadisce, riprendendo però in parte il tono acceso in alcuni luoghi, come Pisa, Livorno, Pistoia e Firenze in Toscana; Fano, Jesi .. Fabriano e Ancona nelle Marche; Reggio Emilia, Massa, Carrara, e, un po' piu in là, Mantova. Il socialismo di tutta quella zona (Emilia, Toscana, Marche) è, a malgrado dell'evoluzione parlamentare di questi ultimi anni, eminentemente rivoluzionario, quasi settario (essendo nato veramente sotto l'influsso delle antiche sette sopravvissute, quelle soprattutto della carboneria 21 e recluta i suoi elementi non solo nella classe operaia, ma anche nella piccola borghesia rivoluzionaria, non tanto a causa del suo disagio economico, quanto per tradizione e per odio verso il governo che ha trattato la Romagna, come la Sicilia, come un paese di conquista e dell'una e dell'altra ha fatto, senza esagerare. le due Irlande d'Italia. 21. La carboneria si proponeva « la distruzione dei governi, opera della mano dell'uomo, e la promulgazione della legge agraria, indispensabile alla libertà, poiché la proprietà privata è un delitto di lesa umanità (un attentato contro il genere umano). N. N1sco, Storia d'Italia, vol. 1, p. 49. BibliotecaGino Bianco

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