F.S. Merlino - Questa è l'Italia

IL POPOLO 213 La prima ondata di emigranti porto via i contadini piu agiati, o meno poveri: quelli che avevano e il denaro necessario alle spese del viaggio, e un gruzzoletto per comprarsi una spanna di terra e per sostentarsi fino al primo raccolto; quelli che, in ogni caso, erano sani e giovani per affrontare i lavori piu duri e le temporanee privazioni. Questa prirna emigrazione fu senza dubbio vantaggiosa; e il suo influsso, poiché gli emigranti rimpatriati avevano fatto dei risparmi, lo fu ancor piu, perché con loro si introducevano nel paese idee e bisogni quasi insospettati di progresso, di civiltà e di benessere. Quale contrasto, ahimé! fra quella primitiva emigrazione e l'attuale di straccioni e di invalidi! L'aumentato numero di emigranti, da 66.416 nel 1838, a 195.211 nel 1888, non è indizio di aumento di miseria, quasi impossibile; prova soltanto che l'emigrazione si è estesa a uno strato sociale. inferiore e piu numeroso, ai piu miserabili braccianti. sedotti dall'attrattiva del viaggio gratuito, e ch'essa travolge tutti, donne, bambini, vecchi. Gli agenti, salariati dal governo americano e patentati da quello italiano, accaparrano nelle campagne, al finire dei lavori agricoli, quella merce umana, facendo firmare, o segnare con una croce, dalle loro reclute un contratto in bianco, le cui condizioni sono sconosciute, fino a che non sbarcheranno nel nuovo mondo. Ogni emigrante per il Brasile rende all'agente che lo recluta dieci lire e cento e trenta alla compagnia di navigazione generale, senza contare i sussidi che a questa accorda il governo italiano 18 • Il governo italiano proibendo ad ogni suddito maschio di emigrare fino a che non sia libero dal servizio militare, cioè prima dei 40 anni circa, ha contribuito a spingere l'emigrazione in questa nuova e funesta direzione. Era perfino stato proposto alla Camera d'impedire l'emigrazione di qualsiasi contadino, che fosse indebitato col padrone, il che equivaleva a interdire completamente l'emigrazione e a dare potestà al Governo, che se ne sarebbe servito per scopi elettorali e per altri scopi, di permettere o di vietare l'emigrazione 18. Il corrispondente genovese del Secolo calcolava che gli emigranti partiti da Genova negli ultimi quattro mesi del 1888 fossero centomila e rendessero tredici milioni alla Compagnia Generale di Navigazione e un milione agli agenti reclutatori. Il Secolo, 24 ottobre 1888. Mai è stato fatto, aggiunge il corrispondente, un piu spaventoso commercio di carne umana. La nuova professione patentata di agente di emigrazione è diventata cosi profittevole, che un avvocato ha gettato la toga alle ortiche e inviato i suoi giovani di studio nei piu poveri comuni del Veneto e dell'Emilia a reclutare contadini. Biblioteca Gino Bianco

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