F.S. Merlino - Questa è l'Italia

208 F. S. MERLINO soggiorno, per ospitarli, per il loro vitto, nulla in caso di malattia 9 • » Nelle zolfatare siciliane, bambini d'ambo i sessi venduti dalle loro famiglie al partitante (autentico negriero, che li sottopone spesso alle piu orribili torture, come quella che consiste nel bruciare con un ferro rovente i polpacci fino a che si siano gonfiati 10 ), scendono pendii ripidi quasi a picco e scale faticose, scavate nel terreno scosceso e spesso fangoso: giunti al fondo della miniera. sono adibiti a portar su il minerale sulla schiena, a rischio di scivolare e di ammazzarsi. I piu grandi, durante la salita, mandano grida strazianti; i piccoli al!ivan su piangendo. Nlolti muoiono: nella maggior parte rimangono storpi, deformi, o invalidi per tutta la vita. Dall'onorevole Di Cesarò al Villari, da Sonnino a Damiani, tutti coloro che han dovuto occuparsi di quelle infelici creature son giunti a questa sconsolata conclusione: « manca soltanto la sanzione legale, perché essi siano, di diritto come di fatto, dei· veri schiavi 11 .) Ma, vedete, iì nuovo codice penale ha un articolo, il 145, che punisce con la reclusione da dodici a venti anni « chiunque riduce una persona in schiavitu, o in condizione analoga ». Se esso non viene applicato in questo caso, non si vede proprio a proposito di quali circostanze sia stato pubblicato. Forse per quegli altri schiavi, che lavorano nelle cave di Carrara 12 ? Oppure per quei pescatori di corallo di Sciacca, che, seminudi. su un mare spesso agitato e sotto la sftrza del sole meridionale, sono. intenti, per piu ore di seguito, a girare gli argani, fischiando e cantando, continuamente stimolati a sempre maggiori sforzi dalla parola del padrone? Di loro scrive in verità il Canestrini: « Ve lo confesso francamente, la prima volta che ho a_ssistito alla pesca del corallo, mi è parso di vedere dei galeotti ai lavori forzati e, invece, mi trovavo dinanzi a gente onesta che col suo duro lavoro si guadagnava il pane per sé e per le loro famiglie 13 • » La condizione del popolino nelle città non è molto migliore. Dovunque abita in canili, eccetto, forse, a Torino e a Milano. Il Carpi, di cui abbiamo citato nel capitolo pre9. Sul reclutamento dei contadini abruzzesi fatto dagli agenti detti caporali v. Inchiesta Agraria, vol xx, pp. 304 e 729. 10. Inchiesta Agraria, vol. XIII, I, fase. I, pp. 63-65. II. ALoNGI, /oc. cit. p. 34· 12. Inchiesta agraria, vol. X, fase. 2, pp. 816-818. , ,· 13. G. CANESTRIKI, Il corallo in Itali~, Nuova antologia, 1882, p. 665 e segg. j BibliotecaGino Bianco

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