F. S. MERLINO La letteratura s1 ripiega su se stessa e finisce per fare di sé il suo scopo. Pittura e scultura si prostituiscono anch'esse alle passioni e alla monumentomania dei borghesi, non senza qualche voce di protesta, quale quel Proximus tuus del d'Orsi. che il re fece portar via da una esposizione di Torino. L'architettura, arte sovrana che tutte fonde e armonizza, non ha ritrovato una linea. Ci si rammarica che il nostro tempo non abbia un suo stile architettonico. Quale grande ideale artistico, la civiltà borghese saprebbe ispirare all'artista, chiamato a costruire una Banca, una Borsa, una caserma, o una prigione. un Parlamento o un Ministero? Nel campo della scienza, noi accumuliamo materiali, ma non abbiamo lasciato nessuna traccia di genialità. Possediamo, forse, la miglior scuola di filosofia contemporanea; ma non abbiamo una vera e propria filosofia. Abbiamo (non parlo delle scienze, in cui sono profano) economisti bravi, soprattutto nel ramo finanziario, i cui progressi ci costano cari; ma siamo relativamente poveri negli altri rami della sociologia, particolarmente nella morale, che è la base di tutte. Abbiamo lasciato qualche traccia di originalità nell'antropologia, ma non abbiamo motivo di rallegrarci eccessivamente delle applicazioni, che di quelle scoperte si son volute fare, del resto tutte allo stato di tentativi, nella scienza della repressione in cui avevamo tuttavia avuto il vanto d'esser maestri di civiltà all'Europa tutta, con il Beccaria, il Verri, il Ro1nagnosi, il Filangieri e con tanti altri. In verità, sarà difficile trovare un libro piu reazionario che « Sull'incremento del delitto in Italia», scritto nel 1879 dal capo della nuova scuola di antropologia criminale, il Lombroso. È un libro scritto ab irato, da un medico che mette le mani nei ferri della giustizia, o piuttosto da un chirurgo, che tratta le piaghe sociali con i ferri del mestiere. L'autore si scaglia contro le guardie, contro il giuri: contro l'indulgenza nelle punizioni e nel trattamento dei detenuti, contro l'abolizione della pena di morte, contro il diritto di appello, l'inviolabilità del domicilio, l'habeas corpus (pag. 84) ecc. ecc. Poco manca egli no1i ~rodami criminosa ogni associazione, col pretesto che i cattivi istinti crescono con i contatti 59 • Egli nega l'influepza diretta della miseria sulla criminalità, perché, dice. i contadini lombardi, pur essendo avvelenati dai loro padroni 59· Op. çit., pag. 21-22. BibliotecaGino Bianco
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