---· J F. S. MERLINO il relatore su Siena aggiunge: « è stata sempre cosi e non potrebbe esser diversa». Non frequenta molto le case da gioco, perché è troppo occupata a giocar in borsa e nelle speculazioni. D'altra parte: vuol parodiare la nobiltà. « Interessatissima alle aste dei fondi demaniali, sa allontanare i concorrenti e farseli aggiudicare sotto falsi nomi per lasciare la strada aperta alle frodi e alla violazione del contratto. Si occupa di recuperare le imposte comunali e governative; ciò le dà modo di accrescere, con abusi e usure e favori, la sua ricchezza e le sue influenze. Arricchita da questi espedienti, essa compra i palazzi dorati e le ville eleganti dei signori feudali, si arroga il titolo nobiliare annesso al feudo, o si fabbrica uno stemma ornato di simboli moderni. Poco curante della sua reputazione, sa fingere un fallimento per aumentare la fortuna dell'erede, sa diminuire la legittima delle figlie. La sua opulenza deriva in gran parte dal suo credito alla banca e dalla fama della sua ricchezza; il giorno della liquidazione, molti di quei colossi dai piedi di argilla crollano, travolgendo nella miseria centinaia di famiglie. Finalmente, questa aristocrazia capitalista e affarista sfrutta, fino ad esaurirle, le risorse del paese, invade. le proprietà destinate· agli agricoltori laboriosi e dovunque stende i suoi tentacoli diffonde difficoltà e rovine». In questa classe, la generazione degli adulti vale, dopo tutto, un po' piu dei giovani. Questi sono scettici, dissipati e assolutamente incapaci dei nobili entusiasmi. che han preceduto il 1859; la febbre dei subiti guadagni si è impadronita di coloro, che un tempo si dedicavano, anche con profitto, agli studi 53 • L'alta e media borghesia è attiva; non tanto in quello che potrebbe migliorare le condizioni economiche del paese, quanto in quello che le porta guadagni ad usura; non appena ha fatto fortuna, rinuncia ai guadagni e vive di rendita. Essa desidera arrivare alla aristocrazia, oppure scimmiottarla: la politica è una delle leve piu potenti della sua grandezza. Audace, aggressiva, la preminenza offertale dai nuovi istituti politici le ha dato alla testa e « non bada ai mezzi: indifferente in materia di religione, la sua morale è esteriore anziché di sentimento ed è, per solidarietà d'interessi, unita e compatta con53 Nei primi quindici anni del regno, son stati conferiti 4 titoli di principe, 7 di duca, 13 di marchese, 72 di conte, 43 di barone, 3 di nobiluomo. Cosf la feudalità rinasce dalle sue cenen. Biblioteca Gino Bianco
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