F.S. Merlino - Questa è l'Italia

F. S. MERLINO Perciò io mi aspetto ingiurie e ira da parte di tutte queste brave persone: patrioti, feriti nell'orgoglio nazionale, giornalisti adirati a freddo e urlanti a squarciagola per la salvezza del prestigio e per riempire la cassetta. Poco contano le lamentele sincere degli uni e gli urli grotteschi degli altri. Quelli sono per loro natura zimbello delle frasi d'effetto che gli altri si sentono in dovere di divulgare. . Quanto alla patria, nome che serve a coprire molte infamie, ce n'è innanzitutto due: ci sono, secondo Platone e il defunto Disraeli, due nazioni nello Stato: quella dei poveri e quella dei ricchi, quella degli oppressi e quella degli oppressori. E ci sono del pari due modi di amare e di servire la patria. A mio parere, per sollevare le sorti di un paese, una scintilla di verità val meglio di tutte le piaggerie lacrimevoli degli scribacchini prezzolati. Dopo tutto, hanno cattivo gioco a invocare la patria quelli che l'han considerata un carciofo da mangiare foglia a foglia fino al cuore. Si ha diritto di domandare loro se non han timore di fare la storia in modo tale, che non si possa riferirla, senza sembrare che si dica male del loro paese! Quanto a te, lettore francese, se mai tu fossi tentato di rallegrarti delle nostre sventure, ti dirò: non sprecare nemmeno tu il tuo patriottardismo; perché, se tu sapessi leggere, t'accorgeresti che, ad ogni pagina di questo volume, Mutato nomine, de te fabula narratur. Biblioteca Gino Bianco

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