F.S. Merlino - Questa è l'Italia

POLIZIA E TRIBUNALI 115 liberi neppure per soddisfare qualche necessità. Sono cose orribili che ci fanno fremere di indignazione » 44 • · Dal 1869 al 1889, vent'anni di continui assassinii, a malgrado di inchieste, proteste sulla stampa e cambiainenti di personale. Ogni carcere ha il suo martirologio. Riapriamo la medesima Tribuna giudiziaria. Il 10 maggio 1888 un suicidio analogo a quello d'Isoldo era segnalato nel carcere di Venosta e, in seguito a una perizia medica, ci si trovava anche li di fronte a un odioso assassinio. L'indagine processuale, rivelò che i detenuti eran vittime di incredibili violenze. Ignoriamo quale sia stata la conclusione di tale dramma. Abbiamo dunque visto la polizia, composta dei rifiuti della società e protetta dal governo, non risparmiare né i beni, né la reputazione, né la vita stessa dei cittadini. architettare false accuse e false testimonianze per rovinare uomini ch'essa detestava o perseguitava d'ordine del governo e, al tempo stesso, farsi ausiliaria e complice di veri assassini. Abbiamo visto la magistratura sottomettersi al giogo del potere esecutivo, diventar docile strumento di pregiudizi politici, abusare del suo potere e vendicarsi della sua umiliazione sugl'infelici che cadono nelle sue mani. Che altro? Perfino la camorra, che si credeva annientata per sempre, in seguito a una mancata promessa a un gran numero di camorristi che, divenuti patrioti nel_ 1860 e avendo per cosi dire aperto le porte di Napoli a Garibaldi, ebbero per tutta ricompensa la segregazione nelle isole, è piu viva che mai; e si è non soltanto rifugiata nelle amministrazioni 45 , di dove insidia e opprime la giustizia, ma viene fin nei tribunali a sfidarla e a gettare la sua spada nella simbolica bilancia. La ca- . morra - ha detto uno scrittore napoletano - non è piu quella di un tempo, ma non è morta e, diciamolo pure, non morirà tanto presto. Essa va sottobraccio con la vigliaccheria a destra, con l'affarismo a sinistra. Ogni tanto si fa una razzia di camorristi sorpresi in flagrante delitto, si comincia a istruire un processo, i giornali protestano, i magistrati minacciano provve~imenti straordinari. Che accade? Strada facendo la cosa si raffredda: i testimoni son chiamati quando piace al dio della camorra, nessuno piu ha visto o vede nulla, gli scrivani sbadigliano e i signori magistrati si danno bel tempo a legger lettere firmate da persone molto rispettabili, che testirnoniano 44. « Civiltà Cattolica», ott., dic., 1869, p. 626. 45. V. capitolo IV. Biblioteca Gino Bianco

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