F.S. Merlino - Questa è l'Italia

.. 108 F. S. MERLINO mento forte ed energico si era spezzato, la sua ragione era perduta, e l'infelice era arrivato, dicono, a inghiottire i suoi escrementi. Allora il governo si commosse e, temendo una catastrofe, la cui responsabilità sarebbe ricaduta su di esso, decise di incaricare gli alienisti Biffi e Tamburini di visitare il condannato e, in seguito al lo~o rapporto, decise che quel povero agonizzante fosse trasferito al manicomio criminale di Montelupo. Ora è bene notare che Biffi e Tamburini erano stati. uditi all'epoca del processo della Carriera grande, come medici legali e avevano compilato un rapporto sulle condizioni mentali dell'imputato. Ecco il giudizio ch'essi dettero allora del regicida: « Abbiamo a lungo esaminato le qualità psichiche dell'imputato e non vi troviamo nulla di anormale. La facoltà di generare le idee è in lui fuori dell'ordinario: le espressioni di cui si serve non sono quelle che la s~a condizione sociale comporterebbe: esse sono spesso elevate e poggiano su informazioni ili storia. « Le sue risposte rivelano una finezza e una forza di pensiero non comuni. lr,.terrogato se si credeva in diritto di far violenza ai sentimenti della maggioranza e di turbarne la tranquillità, ha risposto: la maggioranza che si rassegna è colpevole e la minoranza ha diritto di resisterle. « L'associazione delle idee è nell'imputato regolare, rapida. Espone con calma, con piena convinzione, la sua memoria è pronta e tenace. I sentimenti ben sviluppati, quelli altruistici piu che quelli egoistici. Alla nostra domanda, come avesse la presunzione, lui, povero cuoco, di voler scrivere degli opuscoli, rispose: " Spesso gli ignoranti riescono là dove' i sapienti fallisçono ". « I sentimenti affettivi, soprattutto quello del dovere, sono molto forti. L'indagine sulla sua vita precedente non rivela nessun atto disonesto. Finalmente, volontà ferma, parlare franco, risoluto, che riflette in genere in modo assai fedele il suo pensiero. Fisionomia dolce, perfin sorridente; aspetto della persona energico - tali sono le note caratteristiche di Giovanni Passanante. Interrogato se approvava che si allegasse a sua giustificazione la pazzia, rispose: Non temo la morte; non voglio passare per pazzo; sacrifico volentieri la mia vita ai miei principii ». Da queste citazioni scaturisce un quesito molto semplice: o i medici legali falsarono la verità, per render possibile la condanna del regicida, ciò che è poco probabile; oppure la pazBiblioteca Gino Bianco

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