Saverio Merlino - Concezione critica del socialismo libertario

con l'e~istenza della grande industria>> e po~ « l'unione del lavoro produttivo con l'istruzione è uno dei piu potenti mezzi di trasformazione della società >>. È curioso vedere Marx cercare cos1 delle ragioni quasi per giustificare la piu crudele e la piu ignobile forma di sfruttamento. 1\1a egli si era posto sul terreno degli espedienti, dei compromessi e doveva scivolare fino all'assurdo. La legislazione del lavoro è ben il contrario del « trattamento rivolu- . . z1onar10 >>. Del resto, Marx non dice verbo in tutto il suo scritto né della questione della famiglia, né di quella della criminalità, né di altre questioni ugualmente importanti. Egli non si preoccupa che del problema economico, del salariato, e propriamente della forma attuale del salariato, perché lo sfruttamento dell'operaio può prodursi ugualmente con la regolamentazione del lavoro durante la dittatura della classe operaia. . Tuttavia Marx giudica il progetto di programma - che, salvo alcune modifiche nella forma, fu votato a Gotha - « impregnato da un capo all'altro di feticismo statolatra o, ciò che non è meglio, di chimere democratiche>>; ed in definitiva, egli lo qualifica « un compron1esso fra due specie di chim~re, egualmente contrarie al socialismo >>;in breve una « mistificazione >>solenne, di cui egli non vuol- rendersi complice « non fosse altro, con un silenzio diplomatico>>. Dopo di che, si comprende perfettamente perché questo scritto di Marx sia rin1asto per sedici anni nella tasca degli autori del programma del 1875, e non sia stato rivelato che dall' « indiscrezione >>di Engels. Perché i capi della socialdemocrazia tedesca hanno tardato cos1 a lungo a rivedere il programma di Gotha, malgrado le imperfezioni che vi riconoscevano? Era forse a causa della teoria lassalliana dei salari, ehe la scienza, si dice, ha confutato, ma alla quale i « giovani >>ed il popolo, che sente l'invincibile miseria della sua situazione, si rifiutano di rinunciare definitivamente? Od era piuttosto a causa della parte «pratica>> del programma, 58 BibliotecaGino Bianco

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