Abbiamo riprodotto questa lunga tirata, per dare un saggio del « gu~to » polemico dell' epoca e far risuonare all' orecchio dei lettori un linguaggio che forse essi hanno già udito nelle pagine che precedono. Risparmiamo il resto della postilla, che continua nello stesso tono sprezzante e brutale, attenuandosi e riempiendosi di un qualche elemento critico, solo quando viene a rispondere al Croce. Il Merlino interviene nella polemica con una seconda lettera datata 14 giugno 1899 e pubblicata sotto il titolo Ancora dello scisma socialista. (Cfr. «Roma», cit., a. III, fase. XXVI, 25 giugno 1899, pp. 618-619). Eccone i tratti essenziali: Una breve risposta alla lunga replica dello Spectator. Il quale afferma che io mi dolga « di aver perduto le grazie della borghesia >). Io? E quando mai le ho possedute? E quando mai le ho ambite? Ah! non sono io quegli che è riuscito a fare il socialista e a stare nello stesso tempo in grazia alla borghesia e ai suoi legali rappresentanti. ... Lasciamo stare il languore per il plauso dei borghesi. Se io ambissi al plauso di qualcuno, mi imbrancherei in un qualunque partito, e non mi mancherebbe oltre al plauso, qualche cosa di piu sostanziale. Tolto dunque il plauso ed il languore, tolto il giudizio universale (che non fa capolino in nessuno dei miei scritti, anzi contro del quale ho scritto parecchio), confesso che non mi pare ci sia opposizione fra riforme e rivoluzione (la lotta per le riforme determina la rivoluzione), né tra lotta di classe e pace perpetua. E della mia opinione sarà ogni socialista. Cosicché, stringendo i conti, che resta. della risposta dello Spectator? Che il prof. Antonio Labriola crede, e lo Spectator crede, ciò che crede il prof. Antonio Labriola, cioè che il prof. Antonio Labriola sia stato (< autore primo di cosiffatta crisi » del marxismo. Io non so che il prof. Labriola abbia mai criticato la teoria del valore e del plusvalore di Marx. So invece che egli ha preso a motteggiare B. Croce, perché questi ha espresso l'idea che si possa conciliare e completare il marxismo con l'edonismo. Non so che egli abbia espresso mai dubbi sul processo ~i polarizzazione della ricchezza e della miseria, né su 281 , Biblioteca Gino Bianco '
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