Saverio Merlino - Concezione critica del socialismo libertario

porti individuali, ma nei rapporti di masse, nella costituzione organica della società . . Se analizziamo i rapporti giuridici attuali, guardandoli nel loro insieme, constatiamo i fatti seguenti : I. Gli uomini non si garantiscono reciprocamente né la libertà reale, né l'eguaglianza delle condizioni, né l'equivalenza dei servizi, né la soddisfazione di certi bisogni primordiali, né i mezzi indispensabili per lavorare e vivere. L'assistenza mutua è stata proclamata sovente e figura anche nella legislazione di alcuni paesi (per _esempio in Inghilterra, in Prussia, ecc.); ma nei fatti non è un dovere reciproco fra i membri d'una società, il punto di partenza dei rapporti sociali, ma un'elemosina da una parte, dall'altra una risorsa estrema. II. La libera ricerca del guadagno da parte di ciascun individuo - e pertanto la lotta, non la cooperazione - è il principio fondamentale della legislazione. Il grande fine è l'accumulazione ad oltranza della ricchezza nelle mani d'una piccola minoranza. Il legislatore rinuncia a regolare i rapporti fra gl'individui, _abbandona il povero alla discrezione e ali' arbitrio del ricco, legittima la frode, l'abilità, la speculazione, rinuncia a stabilire una gual-- che equità negli scambi, proclama libera l'usura, ecc. III. Il legislatore pone dei limiti alla lotta fra gli uomini, pro• scrivendo certe forme di violenza, certe forme d'appropria~ion_e del prod~tto altrui, certe forme di sçhiavitu. Le forme pr<?ibite sono precisamente quelle che potrebbero servire di reazione all~ forme legali. Le altre sono permesse e protette. Cos1 si permette a un padrone di affamare i suoi operai, d'usare queste piccole macchine umane, di distruggere la salute dei fanciulli che egli adopera; ma si punisce ogni reazione dell'operaio contro simili ini-· . ' qu1ta. Il secondo punto merita particolarmente d'essere meditato. Il, legislatore regol.,a la proprietà nel senso che egli sanziona il diritto riconosciuto,. beati possidentes.; specifica gli usi e abusi che 223 BibHoteca Gino Bianco \ \

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