coerc1z1one d~lla volontà e _d~gF atti dei compratori~ .che si vedrebbero costretti alla fin fine a pagare piu care le lattughe ~he erano soliti comprare da me? Ecco dove l' Herbert va a finire con la sua casistica: Se io devio la fogna della mia casa nel pozzo del vicino, danneggio la sua proprietà, inquinandone l'acqua e facendogli correre - il rischio di ammalarsi'. Se corrompo l'aria di vapori nocivi, essendo l'aria proprietà di qualcuno, individuo o collettività, e' è danno per la proprietà. Se si commettono atti indecenti o si fa del disordine nella pubblica via che è del governo, questo ha il diritto d' intervenire non a causa della natura degli atti, ma in forza del suo diritto di proprietario, come le ferrovie hanno il diritto di fare regolamenti per l'ordine nelle stazioni, per i vagoni dove è permesso di fumare, ecc. Di questo passo si giunge a legittimare l'omicidio, purché si uccida in casa propria il proprio nemico e con un'arma che si possa stabilire con certezza che ci appartiene! Egualmente le Spencer vede nella calunnia una violazione della proprietà e preconizza un sisten1a di pene fondato sul principio che ogni lesione della vita, della libertà e della giustizia può essere valutata in denaro. La pena, secondo lo Spencer, dovrebbe consistere nel pagamento d'una indennità alla parte lesa e in una garanzia pecuniaria di buona condotta per l'avvenire. Quelli che non potessero pagare, sarebbero forzati a un lavoro. (È proprio vero che ogni novità è un ritorno all'antico!). S'intende che per i delitti odiosi, gli omicidi, per esempio, lo Spencer crede che il · colpevole non troverebbe garanzia e sarebbe condannato alla prigione perpetua. Ecco dunque una teoria della pena che non si applica ai delitti piu gravi! Del resto, non è probabile che i piu grossi delinquenti troverebbero persone disposte a rendersi garanti per loro? Mi sembra che ci sarebbe piuttosto da temere che i buoni che avessero accidentalmente da fare con la giustizia, non trovassero nessun ·garante o per lo meno dovessero pagar caro il ~avore. Infine, la pena sarebbe enormemente ineguale per il ricco 221 Biblioteca Gino Bianco \ , r ! t l ) \ I. ,, I, ! j \
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