Saverio Merlino - Concezione critica del socialismo libertario

<lenza in oppos1z1one alla tendenza generale reazionaria della .scuola e particolarmente del Lombroso, eh~ esordf èon un .piccolo libro ferocemente reazionario: L'incremento del delitto in Italia,· nel quale chiedeva le deportazione a vita di certe categorie di delinquenti in un clima micidiale, la soppressione della giuria, la restrizione delle libertà costituzionali ed altre misure · della • stessa specie. Concludo questa parte dell' articolo. Le idee di proprietà, di contratto, di delitto sono relative alla organizzazione sociale attuale: non derivano da un principio di giustizia insito alla natura umana, e non sono immutabili. Nella storia la proprietà non è mai stata concepita nella maniera astratta con cui s' intende oggi. Dall' uomo primitivo fino ai pionieri delle Montagne Rocciose, dalla _comunità di villaggio fino ai diritti ed usi civici recentemente aboliti ma di cui restano ancora delle vestigia in parecchi paesi d'Europa, la proprietà ebbe sempre per movente, condizione e sanzione l'uso, vale a dire il lavoro. La proprietà assoluta e irresponsabile di oggi è sconosciuta alla storia. L' idea del contratto, come fondamento giuridico dei rapporti sociali, è egualmente relativa al momento attuale dell'evoluzione giuridica. Nella storia del diritto i contratti reali hanno preceduto i contratti verbali. 1 Il contratto è stato un' imitazione, una simulazione di rapporti e di fatti antecedenti. La storia del diritto romano e la storia giuridica in generale (testamento, dote, vendita, ecc.) contengono convincenti illustrazioni di· questa verità. Perfino. il delitto è stato concepito in maniera piu umana, piu concreta di quella che prevale oggi. La nozione di delitto necessario - quasi completamente scomparsa dalle legislazioni moderne - è stata familiare ai giuristi dell'antichità e del medioevo. Il furto causato dal la fame, per esempio, fu considerato come legittimo non solo dalla legge canonica, che vedeva in ~sso l'eser- . 1 DARESTE, Histoire du droit, p. 57. 216 Biblioteca Gino Bianco

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