Saverio Merlino - Concezione critica del socialismo libertario

Perciò l'origine del governo è duplice: la conquista e l'usurpazione politica generano l'ineguaglianza economica e l'ineguaglianza economica genera il potere politico (per esempio, il possesso di numeroso bestiame che si dà a prestito, riduce colui che lo prende in prestito allo stato di vassallo, soprattutto qualora egli non possa restituirlo, come nel caso dei tributi celtici). Niente di piu arbitrario dunque della distinzione stabilita dallo Spencer fra cooperazione volontaria per il conseguimento di scopi privati, e cooperazione forzata per scopi di governo e di difesa. C'è organizzazione volontaria per la difesa e anche per l'offesa (esempio : la discesa dei Normanni in Inghilterra sotto Guglielmo). D'altra parte, la ricerca di scopi privati non è sempre senza coerc1z1one. Lo Spencer, esagerando la propria distinzione, ho voluto presentare due tipi opposti di governo: il tipo militare e il tipo industriale; ma egli ha dovuto fare violenza ai fatti. I caratteri del tipo militare (gerarchia, dispotismo dall'alto, centralizzazione) sono comuni al tipo industriale. Gli Stati militari che lo Spencer cita (il Peru degli Incas, l'Egitto, la Russia, la Germania moderna) sono tutti grandi Stati : la loro centralizzazione è la conseguenza non del militarismo, ma dell'estensione dello Stato. Vi sono grandi Stati centralizzati che non fanno guerra seria da secoli: d'altro canto, ci sono state piccole comunità molto decentralizzate e molto combattive, la Grecia, Roma primitiva, le repubbliche italiane del medioevo, ecc. Lo_ Spencer indica come uno dei caratteri del tipo militare il forte sentimento patriottico: ciò vuol forse dire che le repubbliche italiane o tedesche, le città anseatiche, ecc., apparterrebbero al tipo militare? Certamente, il patriottismo non vi faceva difetto. A Roma la centralizzazione amministrativa è stata ·posteriore alla conquista. I governi feudali, molto militari, del medioevo erano amministrativamente decentralizzati: il capo· esigeva dai suoi vassalli che lo seguissero in guerra; del resto, li lasçiava liberi di provvedere ai loro interessi e vendette, senza immischiarvisi. 194 Biblioteca Gino Bianco

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