Saverio Merlino - Concezione critica del socialismo libertario

voto abbia la sua importanza reale senza che egli abbia bisogno di mettersi d'accordo con altri. Ora, ciascuna di queste supposizioni è assolutamente falsa nella stragrande maggioranza dei casi. In realtà, dice il Clark, « per ordine di capi che non abbiamo scelto, noi votiamo per candidati che non conosciamo punto, e li incarichiamo di funzioni che non comprendiamo >>e, bisogna aggiungere, senza possedere alcun mezzo per costringerli ad adem·· piere le loro funzioni nel modo convenuto. La finzione è che i partiti politici rappresentino principi differenti, la conservazione e il progresso, l'autorità e la libertà. In realtà essi rappresentano qualche volta interessi piu o meno distinti e rivali (industriali, agrari, ecc.), ma piu sovente e piu particolarmente l'interesse supremo di impadronirsi del potere. Il De Zerbi, che certamente non può essere considerato come un'autorità sospetta, ha confessato («Nuova Antologia», 1° dicembre 1888) che la teoria del Bluntschli, secondo la quale la monarchia parlamentare lascia ai partiti le funzioni politiche e sottrae loro le questioni tecniche, proprie dell'amministrazione, « è bellissima in un trattato di diritto costituzionale, ma non è vera>>.Nella realtà della vita, il partito non è né geloso delle questioni politiche, né aspira a sostituirsi al governo nelle funzioni tecniche : esso non aspira che a una cosa, il governo. Quando si ha il governo dalla propria parte, non si domanda altra cosa, e quando non si ha la speranza di averlo, i partiti tacciono e languiscono... In realtà, dice il De Zerbi, non vi sono che due partiti: quello di coloro che posseggono il governo e quello di col~ro che aspirano a possederlo; e il secondo non si agita, non s'occupa di affari pubblici, se non quando gli sorride la prospettiva di dare la scalata al potere; ed è pronto a cambiare le sue vedute politiche non appena ha raggiunto il suo scopo. La finzione costituzionale è. che le leggi siano votate dalla Ca-- mera nell'interesse generale; e che, una volta votate, siano applicate imparzialmente a tutte le classi di cittadini. Nella realtà, le leggi votate sia nell'interesse della classe dirigente, sia per consi- /85 Biblioteca Gino Bianco

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