Saverio Merlino - Concezione critica del socialismo libertario

l'individuo», e non so rassegnarmi a considerare come parte integrante dei princip1 anarchici « la negazione del valore», il quale è un fenomeno naturale innegabile, né ad accettare come « princip1» la presa nel mucchio o il razionamento o le altre formule che ci sono state offerte in questi ultimi tempi. Io sostengo che. in nessun tempo, neanche dopo che « l'evoluzione susseguente)) alla rivoluzione sarà compiuta, la produzione potrà essere organizzata sulla base del « fa ciò che vuoi )), né il consumo sulla base della presa nel mucchio. Saranno necessari un piano, patti liberi ma obbligatori, adattamenti permanenti fondati, io penso, sopra un principio di giustizia, non già sopra ... il caso o sull'armonia prestabilita. Del resto, io confesso che ciò che avverrà nel corso « della evoluzione susseguente)) alla rivoluzione m'interessa mediocremente. Noi, come partito militante, abbiamo bisogno di sapere ciò che dobbiamo fare oggi, domani, durante la rivoluzione (o, se preferite, l'insurrezione) e il giorno dopo la rivoluzione, ed è appunto questo che La conquista del pane e La società morente hanno voluto mostrarci. Potrei citare pagine e pagine (ne ho citate alcune nella « Société Nouvelle ») e provare che appunto perché si è partiti da pri.t;1cip1 che io considero erronei e contradditori alla vera natura della società u.mana, si è arrivati a transazioni molto compromettenti. · Non vado oltre per oggi. Mi sembra che una buona discussione sui « princip1 >> non potrebbe che contribuire a chiarire le idee e a dissipare gli errori che si sono insinuati, com'era inevitabile, nella concezione dell'anarchia. Se lo consentite, vi porterò il mio contributo. Cordialmente SAVERIO MERLINO Pubblicando la lettera del Merlino, il Kropotkin la fece seguire da un commento che riproduciamo integralmente. È utile avvertire che, sospesa in principio del 1894 la pubblicazione de « La Révolte », anche 141 Biblioteca Gino Bianco

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