tutti i negozi d'abiti a tutti, perché ciascuno possa prendervi ciò di cui ha bisogno ». La formula di distribuzione proposta dal Kropotkin è : presa a volontà per le cose di cui vi è abbondanza, razionamento per quelle che esistono_in quantità inferiore ai bisogni presenti. Purtroppo egli non ci dice quali cose potrebbero essere prodotte abbondantemente, quali altre dovrebbero essere razionate. Nel capitolo « Vie e Mezzi >> egli calcola, sulla base del rendimento attuale di alcuni poderi dell'ovest americano e di 75r manifatture di cotone degli Stati Uniti, 1 che basterebbero sessanta n1ezze giornate di cinque ore di lavoro ciascuna per ogni uomo per procurarci i p.codotti della terra; quaranta per l'abitazione e cinquanta per il vestimento. È già qualche cosa, ma vi è un gran numero d'altri_ bisogni da soddisfare. Bisogna ammobiliare le nostre case, allevare i nostri figli, curare i nostri ammalati, trasportare le nostre corrispondenze, selciare le strade delle nostre città, fabbricare - e mantenere in buono stato gli edifici pubblici, ecc., ecc. Il Kropotkin non s'occupa che del consumo individuale. D'altronde, prima d'arrivare alla cultura intensiva e al sistema di produzione perfezionato che il Kropotkin ci descrive ammirevolmente, bisognerà trasformare l'attrezzatura intera della produzione; il che richiede tempo e molto lavoro straordinario e l'educazione delle masse. Non è molto tempo che si sosteneva fra gli anarchici che esiste al presente un'accumulazione tale di prodotti piu che sufficiente, in caso di rivoluzione, per i bisogn~ del popolo in rivolta. Si calcolava (vedi gli opuscoli I prodotti della terra e I prodotti dell'industria, pubblicati da « La Révolte >>) che tutti gli anni si produce due volte la quantità di prodotti alimentari e quattro volte la quantità di prodotti manifatturati necessari a soddisfare i bisogni razionali di tutti gli uomini, ricchi e poveri. La conseguenza era che al mon1ento della rivoluzione ~1i sen1bra che il Kropotkin non tenga conto che del lavoro fatto nel podere e nella fabbrica, mentre dimentica il lavoro antecedente e successivo: costruzione di macchine e di edifici, trasporti, iJluminazione, ecc. . 123 BibliotecaGino.Bianco
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