' I I t i I ... . / I ; tosuolo delle città: insomma per tutte le grandi e piccole opere bisogna che gli operai si uniscano, s'intendano, facciano progetti, prendano impegni reciprocan1ente e tengano la mira non ciascuno al suo particolare interesse o buon piacere, ma tutti al1' interesse comune. · L'anarchia vera si ottiene mediante i « liberi patti>> che gli operai stringeranno nelle associazioni - e le associazioni fra loro - per provvedere a tutti i bisogni. - Alto là! - intima il Colajanni, - voi non siete piu anarchico : voi siete un socialista. - Io rispondo che sono socialista anarchico. Ripeto che tra socialismo e anarchia non c'è contraddizione; che anzi il vero socialismo dev'essere anarchico, perché dove c'è lo Stato o il Governo od un accentramento qualsiasi, ivi c'è necessariamente anche sfruttamento e privilegio. Chi comanda (il proverbio dice chi sparte) si fa la maggior parte. Dunque, io sono socialista e non voglio né Governo né leggi né poliziotti né giudici: voglio « liberi patti >>fondati sul principio e ispirati al sentimento della solidarietà. Del resto, le cose che ho detto nell'opuscolo, le dissi già infinite volte (v. « Libero Patto >>di Ancona, v. Socialismo o M onopolis1no?, ecc.). Perché dunque cesserei proprio ora d'essere anarchico, se tale fui per il passato? - · - Ah! ma voi volete occuparvi anche del movimento operaio, - soggiunge il Prampolini; - dunque dovete essere per la diminuzione delle ore di lavoro, per l'aumento dei salari, per le cooperative e per le elezioni. - Adagio ai mali passi. Io intendo che si partecipi al movimento operaio, lottando sempre per l'attuazione dei nostri principi. Non è detto che noi dobbiamo per praticare con gli ·operai dividere i loro pregiudizi, i loro errori e le ubbie messe loro in testa dai politicanti. Il movimento elettorale non è movimento operaio. /IO BibliotecaGino Bianco ,.
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