cose. Per la verità, siamo da molto tempo separati dai riformisti; quanto ai partigiani di quella specie d'azione individuale di cui abbiamo parlato, è venuto il momento di romperla completamente con loro. Nulla ci. lega. È evidente che, poiché essi non ammettono né organizzazione né azione collettiva, nulla abbiamo da fare insieme. D'altra parte, il genere di propaganda che essi seguono è fatto piuttosto per alienarci che per attirarci la simpatia delle n1asse. Il popolo, nel suo buon senso, non comprende giustamente che si possa giungere al socialismo passando per il « borghesismo >> dell'appropriazione individuale. Se sul terreno pratico sentiamo il bisogno di separarci nettamente da coloro che, pur dicendosi anarchici e rivoluzionari come noi, predicano o praticano l'isolamento e il « ciascuno per sé >>, è appena necessario dire che siamo, in teoria e in pratica, agli an6podi dagli anarchici individualisti. Noi, collettivisti e comunisti, siamo prima di tutto socialisti, vale a dire vogliamo distruggere la causa di tutte le iniquità, di tutti gli sfruttamenti, di tutte le miserie e di tutti i delitti: la proprietà individuale. Gli anarchici individualisti, al contrario, la vogliono conservare, considerandola come parte integrante della libertà umana. Strana libertà quella che consiste da una parte nella schiavitu, dall'altra nella dominazione e nello sfruttamento! È vero che gli anarchici individualisti pretendono che togliendo ogni legame alla libertà individuale, distruggendo quell'organo d'oppressione che è lo Stato, ne risulterebbe naturalmente un regime, se non d'uguaglianza, almeno di giustizia. Ma appunto finché durerà la proprietà individuale o che potrà riprodursi, si avrà ~empre qualche cosa dello Stato. I possessori faranno sempre in modo di tener sottomessi i lavoratori; soppressa la polizia pubblica, essi costituiranno u~a polizia privata (come quella di Pinkerton negli Stati Uniti); ed essi saranno sempre il governo. Soltanto sopprimendo nello stesso tempo proprietà e governo, si faranno scomparire realmente. Ogni residuo di proprietà porta con sé necessariamente un residuo di governo, e reciprocamente un minimo vestigio di governo darà 93 BibliotecaGino Bianco
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