Saverio Merlino - Concezione critica del socialismo libertario

e ubbidisce alle istruzioni del ministro del dipartimento. Ma se si cadesse nel sistema degli impieghi elettivi e gratuiti, a chi potrebbero toccare se non ai borghesi e agli sfaccendati? Bisognerebbe abolire i parlamenti, i diversi Stati, cosi costosi e inutili, i diversi piccoli governi, le corti, il Reichstag, che in · fondo non ha alcun potere, neanche quello di opporsi alle imposte (come si è ben visto nei quattro anni precedenti il 1886, quando il governo compf una riforma militare contro la volontà espressa della Camera, promulgò il bilancio e aumentò con semplice ordinanza reale gli obblighi militari dei cittadini) e che, come ha ben detto J ohn Lemoine, è come un certo giocattolo che si regala ai bambini : fa rumore 1na gira. Persuadiamoci di questa grande verità. In ogni governo, quello tedesco in particolar modo, il potere non risiede nelle ca1nere legislative: H c'è la parvenza, la commedia. Il potere è nell'Esecutivo, nei ministeri, nella burocrazia, nei capi dello Stato e nella classe che lo sostiene e che il governo a sua volta difende e protegge. Le libertà, anche se proclamate dalla costituzione e difese ùa leggi speciali, sono violate appena se ne fa un uso che non conviene ai padroni. Lo Stato non si distrugge con le schede elettorali: e lo Stato, come abbiamo visto, è la causa principale della miseria e dello sfruttamento degli operai. Marx ha giustamente previsto che lo Stato scomparirà un giorno; ma egli ha rinviato la sua abolizione all'indomani dell'abolizione del capitalismo, come i preti collocano il paradiso dopo la morte. 79 • ' I BibliotecaGino Bianco

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