Alessandro Schiavi - La vita e l'opera di Giacomo Matteotti

68 LA VITAE L'OPERADI GIACOMOMATTEOTTI L'on. Labriola ci ha fatto ieri l'apologia del brigante, che diventa gendarme. Il male è che invece presso di noi è talvolta il gendarme che diventa brigante o è il brigante ed il gendarme che si associano insieme (Commenti - Interruzioni a destra). I carabinieri assistono quasi sempre imperturbabili alle bastonature e violenze. Così a Mardimago, quando si assalta la Casa del popolo e si bastonano i contadini, i carabinieri assistono, i fascisti partono soddisfatti e allora i carabinieri partono all'assalto dei contadini per perquisirli (Approvazioni all'estrema sinistra - Interruzioni a destra). Forse i colleghi potrebbero dubitare che io non dica la verità. Ecco i documenti. (Voci a destra) - È tutto falso! MATTEOTTI - È qui documentato, non nei giornali nostri, ma in quelli fascisti ed agrari. Nei giornali fascisti è scritto per esempio ( questo non è della provincia di Rovigo, ma di quella del collega che ha parlato prima di me): « Nella nostra provincia il trattato non fu mai applicabile se non nei paesi, da noi dominati col terrore». Così scrive « La Y_oce », giornale fascista. (Voci a destra) - Non è vero! CARADONNA- È questione di interpretazione! · (Applausi ironici all'estrema sinistra). MATTEOTTI - Se per caso i carabinieri si sognano qualche volta di compiere il proprio dovere, come è avvenuto a quell'appuntato che difese dall'assalto dei fascisti i poveri fiori messi sulla tomba di un trucidato, quell' appuntato è immediatamente traslocato il giorno dopo, d'ordine dei fasci . . . (Interruzioni - Rumori). Chi va dal Prefetto o dal procuratore del Re a denunziare delitt'i e violenze, è deriso : dai vostri prefetti, onoBibliotecaGino Bianco

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