Alessandro Schiavi - La vita e l'opera di Giacomo Matteotti

50 LAVITAE L'OPERADI GIACOMOMATTEOTTI chiaro solo : guardate bene a quello che avviene, assumete voi le vostre responsabilità, come noi assumiamo le nostre». E nella tornata del 24 luglio, sul processo verbale, Matteotti dichiara : « È stato detto da parecchi giornali, ed è stato ripetuto da parecchi colleghi alla Camera, che la telefonata con cui si avvertiva l'assalto alla sede dell'" Epoca" era stata a me diretta, e che io, dopo aver annunziato questo alla Camera, e dopo aver incitato i miei colleghi ad andare a prendere la posizione che era per noi un dovere prendere, mi ero aHontanato e non li avevo seguiti. Non per vanteria, ma per ristabilire la verità dei fatti e perché le polemiche possano svolgersi con esattezza di particolari, tengo a dichiarare alla Camera - e ho persone che possono testimoniare della verità di ciò che io dico - che, subito dopo aver riferito alla Camera il modo come si erano svolti i fatti, uscii insieme ad altri colleghi, tra i quali l'on. Bocconi, per recarmi a raggiungere gli altri colleghi che mi avevano preceduto, pure sapendo di dovere attraversare la· folla inferocita ». Nella tornata del 22 di novembre del 1920 interpellava il Ministro della P.I. on. Croce sulla scuola, asserendo che « lo stato dell'istruzione elementare in Italia è semplicemente vergognoso». MATTEOTTI- « Dopo la riforma tanto caldeggiata dall'on. Corradini siete andati indietro, invece di andare avanti». « Secondo i miei calcoli, occorrono 15.000 nuove scuole per portarci non già alla soluzione del grande problema scolastico, ma alla stretta osservanza della legge ». « Invece l'on. Croce ha annunciato nel suo discorso inaugurale, assai filosofico ma molto poco pratico, l'istituBiblioteca Gino Bianco

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