28 LA VITA E L'OPERA DI GIACOMO MATTEOTTI duamente ai lavori del Consiglio Provinciale di Rovigo come consigliere per il mandamento di Occhiobello, quale leader della minoranza socialista. Ricoprì la carica di presidente della Deputazione provinciale nel breve periodo di amministrazione socialista durante il 1914. Al Consiglio provinciale pronunciò un discorso contro la guerra il 5 di giugno 1916, che gli valse la denunzia e la condanna per disfattismo. Fu poi assolto in Cassazione dove, col patrocinio di G. Guamieri-Ventimiglia, sostenne la tesi dell'immunità dell'oratore in sede di Consiglio provinciale. Esclusone per sopraggiunte sue incompatibilità, vi ritornò con- le elezioni dell'autunno 1920 che diedero ai socialisti 38 seggi su 40. I problemi scolastici furono oggetto del suo assiduo studio, ed opera diligente ed assidua diede in favore della scuola nel Consiglio provinciale scolastico di Rovigo. Il Congresso dei Comuni socialisti - tenutosi in Bologna il 16-17 gennaio 1916 - gli diede occasione, con due discorsi, di farsi conoscere ai compagni di tutta Italia per la profonda competenza ed esperienza dei problemi ammi- . nistrativi degli enti locali. In questo Congresso, dove erano rappresentati 450 Comuni, Caldara, sindaco di Milano, riferì sulle finanze locali e sulla riforma tributaria, e Zanardi, sindaco di Bologna, sulla politica dei consumi. Quindi altri svolsero relazioni sulla ripresa economica dopo la guerra, sulla autonomia dei Comuni, sui problemi della beneficenza e dell'assistenza, sugli organi di consulenza tecnico-politica e sul credito e gli enti locali. Alla discussione di parecchi di questi argomenti partecipò Giacomo Matteotti colla competenza che gli era propria, ciò che gli valse la nomina a segretario del Comitato direttivo della Lega dei comuni socialisti. · Pubblicò anche parecchi saggi sulla finanza comunale e un piano completo di riforma. La « Critica Sociale», l'« Avanti!», « La Giustizia»,. « La lotta» di Rovigo, il Biblioteca Gino Bianco
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