I PRODROMI DEL MOVIMENTO Quando il 22 di maggio del 1885 nacque a Fratta Polesine, in provincia di Rovigo, Giacomo Matteotti, in tutta la valle padana l'atmosfera era arroventatà dal movimento dei braccianti combattenti per conquistare una lira di più di salario al giorno, movimento contro il quale autorità e proprietari mossero tutte le forze di cui disponevano: polizia, soldati, giudici di corte d'assise. Vale la pena di rievocare quegli avvenimenti che prepararono l'atmosfera sociale entro la quale doveva crescere e formarsi il futuro condottiero di quel movimento. Intorno al 1881, le idee socialiste « che già nel 1876, per mezzo dell'Associazione· Generale dei Lavoratori, avevano cominciato a diffondersi nella campagna, si propagarono rapidamente tra i contadini del basso mantovano » i quali, disoccupati ed esasperati « decisero di imporsi ai padroni sfruttatori che pagano 60 centesimi al giorno», come si scriveva su « La Favilla» del 30 marzo 1882.1 Il 28 marzo di quell'anno i lavoratori delle risaie di Moglia di Gonzaga, dopo aver chiesto che la paga giorna1 Le notizie qui esposte, citando anche brani fra virgolette, sono attinte da uno studio di CLARA CASTAONOLI: Il movimento contadino nel mantovano dal 1886 al movimento de « La Boje », in « Movimento operaio», maggio-agosto 1955, pp. 405-419. 2 - Giacomo Matleolli Biblioteca Gino Bianco
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