Alessandro Schiavi - La vita e l'opera di Giacomo Matteotti

178 LA VITA E L'OPERA DI GIACOMO MATTEOTTI criminale che ha potuto finora operare senza rischio, immobilizzando tutti i poteri dello Stato nella sua crociata san-. guinosa per la soppressione degli avversari politici del fascismo.5 Persino l'on. Olivetti, segretario della Confederazione degli industriali, parlando a Torino, ad una assemblea liberale, ha detto : « Noi dobbiamo affermare che vogliamo la punizione di tutti i responsabili. L'episodio Matteotti è il culmine di una parabola, e non si sarebbe verificato se non ci fosse stata l'impunità per tutti i delitti precedenti! « Noi vogliamo che la legge sia applicata per tutti, siano in alto o in basso. Troppe violenze impunite hanno generato questo atroce episodio. Il Paese è maturo per tutte le libertà ».6 5 In un paese di democrazia, la Gran Bretagna, si invoca e si attende il processo per s.tabilire le responsabilità, ma sarà, in regime di dittatura, purtroppo invano. Ecco il giudizio di due giornali inglesi. Il « Daily Herald », laburista, scriveva il 16 giugno 1924: « Il delitto è un tipico delitto del fascismo che è s.alito al potere con assassinii e incendi e si vuol mantenere ad ogni costo con gli stessi metodi... Mussolini non osa sopprimere la banda di terroristi e di criminali che sono al suo fianco, perché sa benissimo che su loro riposa la sua potenza ». Il « Times », conservatore, del 20 agosto 1924: « I fascisti annunciano e proclamano che essi non intendono e 'non intenderanno mai permettere che il processo Matteotti , si tramuti in un processo al regime. « La verità, però, piaccia ad essi o no, è che tutto il loro sistema è e continuerà ad essere sotto processo fino a che il processo giudiziario avrà dimostrato le responsabilità principali e secondarie di tale delitto ». 6 Citato dal!'« Avanti!», 18 giugno 1924. Biblioteca Gino Bianco

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