Alessandro Schiavi - La vita e l'opera di Giacomo Matteotti

168 LA VITAE L'OPERA DI GIACOMOMATTEOTTI Non è per fare un triste presag10, ché anzi io rmnovo a Giacomo Matteotti, alla sua compagna straziata e alle sue creature innocenti tutte le nostre speranze e tutti i nostri voti ( vivissimi prolungati applausi); non è per fare un triste presagio che io ricordo che una sera, nel trigesimo della morte di Giulio Giordani, chiamatò in una città che era tutta un grido di sdegno e un impeto di ira, io volli e seppi celebrare il martire più in là di ogni vendetta, più in su di ogni dolore, e per il popolo e con il popolo pronunziai la preghiera che oso ridire oggi in quest'aula perché sia ripetuta domani da tutti quelli che hanno c_uore di uomini e fede di italiani. « Signore dei miseri, dei buoni, dei giusti, Dio della sventura, della morte e della gloria! Rendete la fecondità al sangue e la poesia al pianto, rendete il coraggio al passato e la fede all'avvenire, rendete la pace alla Patria e la giustizia al mondo, rendete l'amore agli uomini e la fratellanza agli italiani ». (Vivissimi, prolungati e reiterati applausi). MussoLINI - Chiedo di parlare. PRESIDENTE- Ne ha facoltà. MussoLINI - Voi avete udito le mie dichiarazioni di ieri sera: non c'era e non ci poteva essere una parola di meno né una parola di più. In quel momento ero il rappresentante della legge e del potere esecutivo; dovevo dire, e lo ripeto, che i colpevoli saranno rintracciati e affidati alla giustizia. Le prime notizie della scomparsa sono di mercoledì alle ore 18; nelle 24 ore successive, la polizia ha identificato con nome e cognome tutti coloro che hanno partecipato al fatto e, quantunque approfittando del ritardo fossero partiti per diverse località, uno di essi è stato arrestato ieri sera a Roma, ed è il Dumini; un altro è stato arrestato BibliotecaGinoBianco

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