Alessandro Schiavi - La vita e l'opera di Giacomo Matteotti

LA MINACCIA DI MUSSOLINI Il giorno i:lopo, 6 giugno, Mussolini, rivolto ai partiti di sinistra, gridava tra gli applausi delle destre: « Voi dovreste ricevere una carica di piombo sulla schiena... noi siamo ancora in tempo e ve lo proveremo più presto di quello che non pensiate ». L'indomani, 7 giugno, un giornale fascista, l' « Impero », scriveva: « Il gigante fascista freme e sta per dare uno scrollone terribile... allora non vi sarà barba di normalizzatore che potrà impedire al fascismo di istituire in ogni piazza d'Italia quei plotoni di esecuzione che avemmo il torto di non volere nell'ottobre del 1922 ». E nella tornata del 7 giugno, Mussolini dichiara che « è stato molto incerto se prendere la parola durante questa discussione che è stata seguita con qualche segno di fastidio da parte del Paese». A un certo punto esclama: « Voi dite che sono state commesse orribili violenze. Non è vero. In fondo l'on. Matteotti ha citato due casi, che sono discutibili, quelli di Melfi e di Iglesias, che non credo vogliate far passare nella storia mondiale». Biblioteca Gino Bianco

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